Menu

Niscemi. NO al MUOS e al referendum, la stessa lotta

"Intanto che tutti siamo impegnati a parlare di referendum le antenne del MUOS hanno iniziato a trasmettere…. Azioni di guerra, anche di conflitti che non ci riguardano, sono comandate dalla Sicilia.
Dalle oltre 100 istallazioni militari straniere che ospitiamo partono e sono comandate armi per colpire obiettivi che neanche conosciamo.
Ma in questo caso non conoscere non è un alibi. Per il diritto internazionale risponde delle azioni di guerra anche il paese dal quale queste sono partite.
Quindi, mentre discutiamo se con la nuova riforma costituzionale lo stato di guerra sarà pronunciato dalla sola Camera dei Deputati, di fatto siamo già trascinati in guerra da scelte del solo Governo. Perché, occorre ricordarlo, quei trattati che hanno consentito la realizzazione delle installazioni di uso esclusivo delle forze armate USA non sono mai stati votati dal Parlamento in dispregio dell'art. 80 della Costituzione, ma sottoscritti da esponenti dei vari governi succedutisi. Governi che si sono arrogati il diritto di mettere in pericolo il nostro territorio e l'incolumità dei cittadini invadendo i poteri attribuiti a chi rappresenta la sovranità popolare.
Siamo il paese più prossimo agli scenari di guerra attuali e quello più esposto per la presenza di armamenti !
":così inizia il comunicato ,del 2 dicembre, del "Comitato NoMuos/NoSigonella",che denuncia la piena attività del Mous di Niscemi.

Alla denuncia sull'avvenuta "accensione" da parte della Marina statunitense del sistema Muos, il Comitato accomuna la denuncia contro l'attacco del "governo raccogliticcio" nei confronti della Costituzione: "…un governo raccogliticcio, fiduciato da un parlamento eletto con una legge incostituzionale e da una maggioranza rimpolpata coi voltagabbana si propone di rendere ancora meno forte la rappresentanza popolare.
Votare questa riforma vuol dire rendere il legislatore del tutto succube e privo di autonomia rispetto all’esecutivo. Perdere quella funzione di reciproco controllo che i padri costituenti, appena liberata l’Italia dal Fascismo, avevano voluto affidare a due Camere elette con sistemi differenti. Controllo fra le camere stesse e nei confronti dell’esecutivo. Vuol dire, infine, tradire il nostro stesso ruolo di elettori rendendo la nostra voce meno forte.Tutto il contrario di ciò che, come Movimento NO MUOS vogliamo rappresentare. Noi ci battiamo per il rispetto della sovranità popolare e dell’art.11 della Costituzione e crediamo nel diritto di tutti i cittadini di intervenire nel governo del territorio e nelle scelte di maggiore interesse per loro.
Questa revisione costituzionale, va in senso esattamente contrario, consentendo al Governo di imporre le proprie scelte ad un Parlamento reso imbelle e privo di autonomia decisionale.
E tutto ciò avverrebbe in un momento nel quale, coma mai prima, nella storia della nostra repubblica si vede una recrudescenza di intolleranza nei confronti di qualsiasi dissenso. Si pensi alle legge sulle grandi opere strategiche che, di fatto, militarizza parti del territorio, trasformando in terrorista chi si oppone alla realizzazione di opere spesso dannose ed inutili.
Già si vedono gli effetti, ogni dissenso è sedato con le manganellate e le denunce, come movimento NoMuos stiamo subendo una crescente repressione . E' veramente questa la direzione verso la quale vogliamo andare ? La Resistenza continua contro gli attacchi alle libertà democratiche e contro la militarizzazione della Sicilia
".

Insomma, il No al MUOS e il NO al referendum sulla costituzione sono parte integrante della stessa lotta.

 

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

2 Commenti


  • Giuliana

    La fotografia è stata utilizzata senza chiedere autorizzazione almeno dovreste citare autore e fonte.


    • Redazione Contropiano

      Hai ragione, ma non riusciamo a rintracciarne l’origine…

      Se puoi aiutarci, provvediamo subito…

      Grazie per la segnalazione.

      Red.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *