Menu

Campania. 2I Rete Gas in stato di agitazione

Dopo i tentativi a vuoto di conciliazione presso le prefetture competenti e la richiesta di elezioni Rsu non avallate dall’azienda e dai sindacati confederali, la Struttura regionale dell’Usb – nel rispetto della volontà dei lavoratori – ha confermato lo stato di agitazione per il territorio campano riservandosi la proclamazione dello sciopero, rispettosa innanzitutto della democrazia all’interno dei luoghi di lavoro. I lavoratori della società di distribuzione del gas “2I Rete Gas” confermano lo stato di agitazione.

“Eppur vero che la proclamazione dello sciopero, comporterà, nostro malgrado, disagi per gli utenti e i cittadini campani, ma – afferma il sindacato – è l’ultima strada che ci riserviamo di adire qualora venisse meno ogni tentativo di incontro con la direzione aziendale della 2I Rete Gas. La continua esternalizzazione a basso costo, la mancata armonizzazione del personale, la riduzione dei costi e di salario che i dipendenti continuano a subire, la mancanza di una Rsu eletta democraticamente sono i temi su cui l’Usb cerca invano di confrontarsi con l’azienda, ma quest’ultima non curante, continua con il suo atteggiamento di chiusura, a discapito del servizio di pubblica utilità che negli ultimi anni sta subendo forte ripercussioni soprattutto per i cittadini”.

“La negata libertà e agibilità sindacale nei confronti della Usb – aggiunge l’organizzazione sindacale – non fa altro che esacerbare il clima già teso e non genera quel presupposto per un confronto serio e approfondito che migliorerebbe di certo la qualità del lavoro dei dipendenti della 2i Rete Gas che già pagano uno stress da lavoro correlato causata da una riorganizzazione aziendale che li ha visti sempre subire e mai essere soggetti attivi. La Usb, si vedrà costretta, qualora non venisse aperto un tavolo di confronto, ad intraprendere tutte le strade possibili, compresa quella legale, affinché venga legittimata la propria presenza all’interno dell’azienda e per tutelare i cittadini campani ai quali deve essere garantito un servizio pubblico di qualità”.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *