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In un assordante silenzio e nella totale assenza di informazione per la popolazione la Città Metropolitana di Napoli (ex provincia), la Città Metropolitana di Napoli (ex provincia) di cui, per legge, il neo-sindaco è Luigi De Magistris ha a disposizione un avanzo non vincolato di circa 470 milioni di euro. Una cifra, per intenderci, equivalente a quella prevista all’interno dell’accordo sul Patto per Napoli.

Nell’epoca della retorica del “non ci sono soldi” e della necessità di riduzione del debito pubblico, dei tagli indiscriminati a istruzione, sanità,trasporti, cultura,abitare, servizi sociali, della precarizzazione dei rapporti di lavoro nonché della crescita costante del numero di persone in emergenza casa, disoccupati e “lavoratori poveri”, questa notizia rappresenta un vero e proprio schiaffo a quel pezzo di città e provincia che dal 2008 ad oggi ha pagato i costi maggiori di una crisi che non ha generato.

Non solo, questa notizia è anche lo smascheramento delle retoriche che hanno segnato le politiche pubbliche nel corso di questi anni e rivela la matrice criminale e di macelleria sociale del vincolo di bilancio e dell'obbligo del pareggio di bilancio: quei 470 milioni infatti, formalmente, non possono essere toccati, se non per rimpinguare un poco alla volta nel corso dei prossimi anni, capitoli di bilancio già esistenti dietro un ferreo controllo centralistico del Ministero dell'economia.

Si tratta, insomma, di un ricatto vero e proprio che mette sotto scacco i bisogni di milioni di persone,negandogli la possibilità di vedere investite tali risorse in progetti sociali che oggi premono di più come, ad esempio, nell'edilizia scolastica,nel welfare abitativo, nel salvataggio dell'ANM dal fallimento o nell'istituzione di forme di reddito minimo garantito.

L’abbandono dei 470 milioni “intoccabili” della città Metropolitana avviene in un contesto segnato dal silenzio assordante della Regione Campania di fronte alle continue mobilitazioni delle vertenze sociali. In particolare, la legge di iniziativa popolare sul Reddito Minimo che abbiamo promosso nel corso dell’anno scorso e sulla quale abbiamo raccolto oltre 14 mila persone, marcisce nei cassetti delle Commissioni consiliari regionali competenti ; Il Comune, dal canto suo, ancora non ha dato attuazione ad una forma di reddito metropolitano come promesso in campagna elettorale.

Pur approvando una delibera di giunta in cui accoglie i principi della legge di iniziativa popolare sul R.M.G ed esprimendosi a più riprese sulla volontà politica di rispondere positivamente alla vertenze sociali, ci sembra che la novità dell'attivo di bilancio, possa essere la prima opportunità, per un'Amministrazione che si definisce ribelle, di rompere il ricatto che vige sulla nostra città mosso dal governo centrale e dalle burocrazie di Bruxelles.

Crediamo sia giunto il momento di passare dalle parole ai fatti.

E’ il momento di rompere il ricatto del vincolo sul pareggio di bilancio ed andarci a prendere quei 470 milioni!

Occorre che le più importanti vertenze sociali di Napoli e provincia si siedano attorno ad un tavolo e costruiscano assieme una grande mobilitazione che abbia la forza e la capacità di mostrare alla maggior parte della gente un'atavica verità: I SOLDI CI SONO PER TUTTI, ma è per colpa di pochi che non vengono spesi ed investiti per il benessere totale ed incondizionato della popolazione.

Per tutti questi motivi invitiamo tutt* a partecipare ad un assemblea metropolitana che si terrà il 13 gennaio 2017, alle ore 17.00, all'ex asilo Filangieri di Napoli.d

COMITATO REGIONALE PER IL REDDITO MINIMO GARANTITO

 

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