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Libe.r.u. al fianco dei lavoratori Aias

L'attenzione resta alta in merito agli sviluppi della vicenda che riguarda i dipendenti AIAS. I lavoratori non vengono retribuiti da 8 mesi e chiedono a gran voce quanto dovuto, ma le responsabilità rimpallano fra AIAS e Regione.
Chi rimane schiacciato dal triste valzer delle responsabilità sono le centinaia di lavoratori e loro familiari, assieme ai pazienti che ogni giorno ricevono le cure che gli operatori svolgono, ultimamente loro malgrado gratuitamente.
Oggi alla sede centrale al Poetto, in occasione del sit-in dei dipendenti, la delegazione di Libe.r.u testimonia un pesante clima di tensione: una telecamera disposta sulla terrazza della sede AIAS riprendeva in maniera inquietante i manifestanti che, tra l’altro, manifestavano anche vicinanza al sindacalista Roberto Fallo, recentemente licenziato.
In tutto questo marasma i lavoratori, i pazienti e i loro familiari sono abbandonati alla gestione fallimentare della giunta Pigliaru e a nulla sono valse le ripetute segnalazioni fatte all’Ispettorato del Lavoro sulle reiterate anomalie di gestione del servizio e dei contratti di lavoro.
Dove erano oggi l'assessore Arru e la Regione Autonoma della Sardegna, responsabili della vigilanza e della gestione della sanità sarda?
Dove era oggi la politica sarda, sempre presente quando si trattano le nomine ASL?
Presente quando si tratta di gestire il potere, assente quando lavoratori e malati reclamano dignità!
Libe.r.u resta vicino ai dipendenti AIAS, ai malati e alle loro famiglie, perché la sanità e il lavoro sono diritti irrinunciabili.
Davanti a questa scandalosa violazione dei diritti più elementari, che oggi si è spinta fino alla pubblica intimidazione da parte dell’azienda con una schedatura filmata dei contestatori, chiediamo nuovamente e con forza che l’assessore Arru intervenga immediatamente per riportare la situazione ad un minimo di decenza.
 
 
(In allegato le foto che riprendono la telecamera puntata sul corteo)
Telecamera

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