Menu

Ancora intimidazioni contro i lavoratori Aias. La Regione tace

L’articolo 1676 del Codice civile, recita:

“Coloro che, alle dipendenze dell'appaltatore , hanno dato la loro attività per eseguire l'opera o per prestare il servizio possono proporre azione diretta contro il committente per conseguire quanto è loro dovuto, fino alla concorrenza del debito che il committente ha verso l'appaltatore nel tempo in cui essi propongono la domanda.”.

La maggior parte dei dipendenti AIAS, si sono appellati e continuano ad appellarsi a questo articolo per poter ricevere gli stipendi arretrati direttamente dalle ASSL che, purtroppo, non riescono ad ottenere per intero a causa dell’opposizione dell’AIAS al rilascio delle buste paga.

Per tutta risposta martedì scorso sono state recapitate, per mezzo di raccomandate a mano, 27 sanzioni disciplinari, per lo più a dipendenti del Sulcis impegnati in attività sindacale, che vengono sospesi dal 22 febbraio al 4 marzo e senza retribuzione.
La motivazione delle sospensioni, come confermato dalla stessa azienda, consiste nel fatto che i dipendenti abbiano contestato la mancata retribuzione.

Ricordiamo all’opinione pubblica che i dipendenti non percepiscono retribuzione da quasi 9 mesi. Questi lavoratori, che ormai hanno enormi difficoltà anche a soddisfare i bisogni più elementari, non sanno più come reperire i soldi del carburante per andare al lavoro, non riescono più a pagare le bollette né a garantire l’istruzione universitaria ai propri figli. Molti lavoratori hanno già ricevuto anche l’avviso di sfratto dalle proprie abitazioni, impossibilitati a pagare l’affitto.
In una situazione disastrosa come questa, ai dipendenti che chiedono solamente il diritto ad un lavoro dignitoso e retribuito l’azienda continua a rispondere con prepotenza e intimidazioni, con licenziamenti, sospensioni e telecamere che riprendono i manifestanti, ledendo gravemente la dignità delle persone e dei lavoratori.

Tutto ciò avviene sotto il completo silenzio-assenso dell’Assessorato alla Sanità.

Libe.r.u ritiene che questa situazione sia diventata insostenibile e chiede, per l’ennesima volta, un intervento chiaro e deciso da parte dell’Assessorato.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *