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Primarie PD in Emilia Romagna. Vince Renzi, ma con metà dei voti

La salute del Partito Democratico in Emilia Romagna è sempre più precaria.

È ben noto alla stampa e a tutti i cittadini che la dirigenza del partito traballa a causa delle varie correnti interne, e che tutti, in un modo o nell’altro, stanno tentando – soprattutto dopo le ultime elezioni amministrative (vinte non grazie al grande sostegno del popolo, ma alla mancanza di un opposizione abbastanza credibile) – di riconquistare il "cuore" degli elettori.

Fatto sta, però, che lo scorso 30 aprile alle primarie del PD, si è registrato il 45% in meno di partecipazione. A Bologna nel 2013 ci furono circa 98mila cittadni (tra iscritti e soprattutto non) a votare alle primarie; questa domenica poco più di 46mila, mantenendo dunque la  tendenza registrata anche in altre regioni storicamente roccaforti PD (Toscana, ecc).

Stefano Bonaccini, presidente della regione, guarda il bicchiere mezzo pieno, complimentandosi per la vittoria di Renzi e per i 216 220 partecipanti alle primarie, mentre molto più scettica è la riflessione di Sandra Zampa, deputata PD, prodiana, che registra la sconfitta complessiva del progetto PD e la necessità di “riannodare i fili di un dialogo anche con la sinistra e con quei settori che si sono allontanati dal pdr, dal partito di Renzi".

Infine, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, tenta di rimanere un po di qua e un po di là, per evitare di scompaginare un qualche equilibrio. Lui, sostenitore di Orlando, prima si complimenta con Renzi, poi ribadisce che comunque non lascerà il partito anche se si cimenterà in modo “adulto” sulla proposta di Pisapia, sostenendo il presunto bisogno di “un Partito Democratico che non si ritenga autosufficiente perchè la posta in gioco è tra una democrazia autoritaria o andare avanti sul piano delle riforme in Europa".
Tutti contenti a metà quindi, per queste primarie. Evidentemente anche lo strumento tanto osannato come chiave di volta di una rinnovata partecipazione popolare, in fondo, agli occhi della base del partito sta iniziando a diventare in-credibile.

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