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La Giunta Raggi sgombera di nuovo il Rialto

Oggi 9 maggio 2017 l’Amministrazione comunale di Roma ha di nuovo sgomberato il Rialto.
Infatti, questa mattina operanti del commissariato Trevi Campo Marzio, Vigili Urbani e Dirigenti del Dipartimento Patrimonio e dell’Assessorato alla Cultura hanno ripreso possesso dell’intera struttura.
Appare chiaro che, nonostante le dichiarazioni di rito, la Giunta Raggi intende con forza far cessare le esperienze di questo luogo di partecipazione democratica e di cultura indipendente.
La cosa assume contorni foschi e gravi in quanto questa ennesima azione di forza avviene a tre giorni dalla manifestazione “Roma non si vende” promossa da realtà sociali cittadine che ha invaso con oltre diecimila persone le strade di Roma.
Oggi non ci sono più scuse che tengono:
Non la Corte dei Conti che ha chiarito tramite sentenza la giustezza delle assegnazioni del patrimonio indisponibile del Comune di Roma alle realtà sociali;
Non il prevalere delle burocrazie che al contrario si muovono solo su input della politica;
Non la possibilità di addivenire ad una soluzione in quanto da tempo definita dal Consiglio comunale e mai attuata;
Non la Procura della Repubblica che dissequestra e riconsegna il bene al Comune su istanza di quest’ultimo;
La responsabilità è tutta politica della giunta Raggi, del suo Sindaco e degli Assessori coinvolti, Mazzillo e Bergamo.
Infine, consideriamo vergognoso e da vecchie pratiche di una politica che non poteva altro che portare a Mafia Capitale, vedere sul sito del Comune un bando di assegnazione per associazioni che si occupano guarda caso di acqua e beni comuni pubblicato proprio il giorno prima di questo nuovo sgombero.
Questo palazzone ha resistito all'abbandono solo grazie alla realtà che da decenni vi svolgono le proprie attività: dalla musica popolare, al teatro indipendente, alle battaglie per l'acqua pubblica. Già, proprio la “prima stella” della Giunta capitolina, sulla quale già la Giunta stessa ha dimostrato di brillare ben poco.
Ma la ricchezza di questo spazio e le connessione che si sono create in questi anni con tante altre realtà cittadine non si fermeranno davanti a una catena e nemmeno davanti a un muro.
Diamo appuntamento a tutte e tutti alle 14.00 in Campidoglio per partecipare al Consiglio comunale che discuterà proprio del tema dell’utilizzo del patrimonio pubblico.

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