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11 feriti in galleria sulla Paola-Cosenza, inascoltati gli allarmi dei ferrovieri Usb

Il gravissimo incidente ferroviario occorso mercoledì mattina nella tratta Paola-Cosenza all’interno della galleria Santomarco, con lo svio del regionale 3472 che ha causato undici feriti, pone l’accento ancora una volta sul pericolosissimo stato di abbandono e di inadeguatezza in cui versano le ferrovie in Calabria.

USB ha denunciato  più volte la necessità di procedere ad un serio adeguamento alle vigenti norme in materia di sicurezza di esercizio dell’attuale tracciato, in attesa della realizzazione di quello nuovo.

USB si è fatta più volte portavoce dello stato di estrema pericolosità in cui versa il tratto ferroviario posto in una galleria lunga più di 15 chilometri: percorso a binario unico, assenza di adeguati marciapiedi, illuminazione, collegamenti telefonici stabili, impianto antincendio, impianto di areazione, vani di ricovero temporaneo, impianto di telecamere a circuito chiuso per il monitoraggio dei binari e della rete elettrica.

Ci si domanda oggi quale sia il reale stato di manutenzione della linea, quali controlli vengono fatti, da chi, con quale periodicità e di chi è la responsabilità del controllo e l’analisi dei monitoraggi.

Che non si siano registrati danni ben più gravi ai passeggeri ha del miracoloso. Provate ad immaginare quali sensazioni abbia provato il macchinista nel vedersi scivolare inarrestabilmente il treno verso il fianco della galleria. Provate a immaginare cosa sarebbe successo se urtando contro la parete il convoglio si fosse messo di traverso bloccando ogni accesso ai soccorritori. Provate a chiedervi cosa sarebbe successo se si fosse sprigionato un incendio. Forse vi renderete conto di cosa la USB sta denunciando da anni.
Invece assistiamo a un vergognoso comportamento di tutte le sigle sindacali con in testa la Cgil che si recano in pellegrinaggio a Roma per pura facciata a chiedere un incontro ad alto livello per discutere delle cause dell’incidente. Avvoltoi dell’ultima ora. Proprio loro che si sono spesi contro la USB a fianco dell’azienda quando questa voleva chiudere l’officina di Paola e trasferire la squadra di pronto intervento a Reggio Calabria. Tutto questo a discapito dei viaggiatori e dei lavoratori.

Eppure di questo ammodernamento di cui tutti parlano non se ne ha traccia né nei programmi di RFI né in quelli regionali nonostante il tratto Paola-Cosenza,  nell’ultimo piano dei trasporti regionali sia stato dichiarato come dorsale strategica per il collegamento tra il Tirreno e lo Jonio. Ma di quali investimenti sia stata dotata non si sa. Certamente è un progetto troppo diluito nel tempo per dare al politico di turno la visibilità sperata.
Oggi auspichiamo che le autorità competenti intervengano con determinazione al fine di individuare con rapidità e certezza le responsabilità di siffatto mancato disastro ferroviario e i responsabili vengano cortesemente accompagnati alla porta.

I viaggiatori chiedono certezze ed i lavoratori chiedono garanzie. A questi dobbiamo dare risposte e la USB sarà sempre al loro fianco.

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