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Napoli. Il lungomare si tinge di rosso per ricordare Ciro Esposito

Una iniziativa dall’alto valore simbolico. E’ quella messa in atto ieri sera sul Lungomare di Napoli dagli ultrà delle curve A e B del capoluogo partenopeo. Così, a due anni dalla morte, i tifosi e gli amici hanno voluto ricordare il giovane Ciro Esposito, morto a causa delle ferite causategli a Roma dal neofascista Daniele De Santis durante un agguato nei pressi dello stadio Olimpico, poco prima dell’inizio dell’incontro di Coppa Italia di calcio Napoli-Fiorentina. Era il 3 maggio del 2014, e il giovane di Scampia morì all’ospedale Policlinico Gemelli dopo 52 giorni di agonia.

Dopo il tramonto cinquecento fumogeni tutti rigorosamente rossi sono stati accesi in contemporanea da circa quattrocento ultrà sul Lungomare di Napoli.

Ieri in mattinata la pagina facebook della “Associazione Ciro Vive”, fortemente voluta da Antonella Leardi, la mamma del giovane ucciso a Roma, aveva scritto: “Tre maggio 2014-3 maggio 2016. Ciro vive e canta insieme a noi”.

E poi una ricostruzione di quei tragici eventi: “Due anni … poche ore prima dell’inizio della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli un corteo di tifosi napoletani percorre viale di Tor di Quinto in direzione dello stadio Olimpico, scortato dalla polizia… All’improvviso, vengono sparati 4 colpi di pistola ed un quinto colpo che si inceppa …. 3 feriti, uno morirà 52 giorni dopo …  (…) auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso, nel frattempo il nostro pensiero va a Ciro, papà Giovanni Esposito e a mamma Antonella Leardi che con il suo coraggio è stata, ed è una donna che racconta il dolore con dignità, sfatando tanti pregiudizi su quella Scampia disegnata come la famigerata periferia nord di Napoli, terra di camorra, di spaccio di droga e di malavita. Scampia è altro ancora, è tanto altro … è impegno sociale, è voglia di riscatto, è orgoglio e dignità. Antonella è Scampia ed è tutti noi!”

Proprio ieri a Roma si è tenuta una ulteriore udienza del processo civile nei confronti di Daniele De Santis, mentre la lettura della sentenza al termine del processo penale contro l’assassino di Ciro Esposito è prevista il 24 maggio. Per l’omicida il pubblico ministero ha chiesto l’ergastolo.

Ivan Trocchia

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