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Giugliano (Napoli). L’iniziativa “Fermiamo la guerra!”

Sabato 28 ottobre alle ore 18:00 si è tenuta a Giugliano in Campania (NA), presso la locale Biblioteca comunale, un’assemblea organizzata dalla RETE CONTRO LA GUERRA E IL MILITARISMO di Napoli sui temi della guerra, della NATO e delle basi militari presenti sul territorio.
L’obiettivo dell’incontro era quello di avviare una campagna politica e di controinformazione sui territori nostrani al fine di sensibilizzare le popolazioni su temi di scarso o nullo interesse mediatico e completamente assenti nel dibattito politico pubblico locale.
Una prima relazione, descrivendo le basi presenti nell’area, si è incentrata sulla natura e funzioni della base NATO (JFC) di Lago Patria che, diventando anche hub antiterrorismo, incrementa esponenzialmente le sue attribuzioni, divenendo un luogo strategico centrale nell’analisi dei dati sensibili relativi a scenari di destabilizzazione, radicalizzazione o migrazione e nel coordinamento degli interventi bellici nel Mediterraneo, in Africa e nel Medioriente.

Nello stesso tempo si è evidenziata l’erronea sottovalutazione dei compiti e dell’importanza del ruolo strategico dal 22° GRAM (Gruppo Radar Aeronautica Militare) di Licola nella sorveglianza e“difesa” dello spazio aereo NATO e nazionale e nel condurre operazioni di guerra congiunte con assetti navali e terrestri dell’Alleanza Atlantica.
E’ stato rimarcato che questo avanzatissimo apparato che scarica morte e distruzione su altri paesi, ha un impatto tragico anche sulla nostra popolazione. Le potentissime strumentazioni radaristiche di cui il GRAM e la base sono dotati sono altamente nocive, come attestato da alcuni studi scientifici eseguiti in altri luoghi ove i medesimi radar sono stati installati e studiati.
Una seconda relazione ha dettagliato l’enorme buco nero delle spese militari, per lo più eseguite fuori dai vincoli di bilancio e a detrimento della spesa sociale. Numeri impressionanti, nell’ordine di miliardi di euro annui, che orientano la spesa pubblica in termini antisociali.
Inoltre, è stato evidenziato il preoccupante trend di diffusione dell’ideologia militarista persino nelle scuole, grazie ad accordi scellerati tra Ministero dell’Istruzione e Ministero della Difesa.
Anche a Giugliano non sono mancati episodi in cui i militari sono entrati nelle scuole o che scolaresche sono state ospitate nella base NATO, in quella che è una vera esperienza di educazione alla morte e alla guerra, sebbene edulcorata e nascosta dietro lo scintillio della tecnologia e dell’efficienza organizzativa.
A seguito delle relazioni si è aperto uno stimolante dibattito, ove è emersa la necessità di avviare un percorso di ampliamento del fronte critico sul territorio.
Un primo momento di controinformazione più dettagliata sarà rappresentato dalla pubblicazione delle due relazioni, così da poterle far circolare adeguatamente.
Altro obiettivo è quello di sensibilizzare le scolaresche locali ad ostacolare o interrompere qualsiasi tipo di “scambio culturale” tra istituzioni scolastiche e istituzioni di morte. Nello stesso tempo si è convenuto sulla necessità di rilanciare sul piano nazionale il dibattito su questi temi puntando alla ripresa della mobilitazione contro la guerra, il militarismo e le basi militari.
Rete contro la guerra e il militarismo –
Napoli

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