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Napoli in piazza. La questione sociale è già sul piatto

La prima risposta sul campo al probabile governo prossimo venturo Di Maio-Salvini viene da Napoli. In una giornata finalmente primaverile circa ventimila persone ( la grande maggioranza composta da africani) sfila per le vie del centro cittadino chiedendo reddito e diritti per tutti.

Veramente impressionante. Neanche le previsioni più ottimistiche immaginavano tale marea umana. In una mattinata lavorativa.

Corteo inserito nella 2 giorni di lotta sull’asse Napoli – Caserta. Domani infatti sfileranno disoccupati e stranieri per le vie di Caserta. Folta la presenza anche di Potere al Popolo. Presenti Usb e centri sociali napoletani. Con l’Ex Opg a fare la parte del leone grazie al quotidiano lavoro organizzativo che fa con i soggetti migranti. Tra i disoccupati napoletani le presenze più significative sono quelle del Comitato 7 novembre di Bagnoli e i mitici e storici Precari Bros.

Il grosso del corteo è però composto dai lavoratori dell’agricoltura di Castel Volturno. Coloro che lavorano i campi e raccolgono i pomodori. Organizzati dal sapiente lavoro del centro sociale Ex Canapificio di Caserta.

Chiedono reddito per tutti ( alla faccia di Salvini e compare Di Maio) senza distinzioni tra autoctoni e migranti. E chiedono una burocrazia meno invasiva e violenta di quella attuale. Burocrazia che sembra avere l’unico di scopo di dilatare i tempi del rilascio dei permessi di soggiorno e rendere la vita dei migranti più difficile e soprattutto più ricattabile. Per accettare così qualsiasi lavoro a condizioni semi schiavistiche.

Del governo a venire si parla nei discorsi tra manifestanti. Qui tra disoccupati meridionali e migranti l’idea di un governo con la Lega Nord fa paura. Il futuro preoccupa. Il sud non è menzionato neanche nel  “contratto” di governo e nello stesso quando si parla di immigrati lo si fa come cittadini di serie b a diritti ridotti.

Ma ci sarà tempo per contrastare l’ennesimo governo antipopolare a trazione settentrionale ( la Lega ha preteso a scopo simbolico che le trattative per il governo avvenissero a Milano e non a Roma). Per oggi invece si va diritti alla Prefettura a reclamare giustizia . E dopo verso Palazzo Santa Lucia. dove ha sede la Regione Campania. E di certo stavolta chi di dovere non potrà cavarsela con tentennamenti e vuote promesse. Questa massa di persone pretende risposte serie. Ma serie veramente.

Vedremo.

 

 

FOTO DI IVAN TROCCHIA

 

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