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Caserta. Cosa ci insegnano Bolivia ed America Latina

Ieri 21 Novembre 2019 è cominciata alla sede della RdC di Caserta la campagna nazionale della Rete dei Comunisti sugli imperialismi, tesa alla riflessione sulla fase attuale alla luce di quello che sta succedendo in America Latina e segnatamente a seguito del golpe avvenuto in Bolivia che ha portato alla destituzione di Evo Morales.

Dopo una breve introduzione di Armando Cerulli della RdC di Caserta, Luciano Vasapollo, compagno della RdC, docente alla Sapienza di Roma e Direttore del Centro Studi Cestes, ha fatto un quadro complessivo della situazione alla presenza partecipata dei compagni della Campania, di membri dell’Usb di Napoli e Caserta, di Potere al Popolo Caserta e di esponenti del movimento casertano quali il Collettivo Millepiani e il Collettivo Tempo Rosso. .

Si è sottolineata la natura rivoluzionaria del governo boliviano e del carattere reazionario delle forze che lo hanno deposto almeno al momento visto che è in corso una intensa lotta sociale che viene repressa dall’esercito golpista con la forza.

Si è raccontata l’avventura politica del compagno Evo Morales evidenziando come la lotta in corso in quella nazione è lotta di classe anche se le classi sfruttate in quel contesto possano essere etnicamente connotate.

Si è individuata la causa economica di questo golpe nelle risorse minerarie boliviane e soprattutto nel litio che avrà una grande importanza per l’avvio della green economy, ovvero per la strategia capitalista che prende a pretesto la questione ecologica per incentivare le imprese ad investire e dunque per superare la stagnazione mondiale derivante dalla crisi sistemica iniziata alla fine degli anni Sessanta ma evidenziatasi con forza esplosiva a partire dal 2007.

Si è rimarcato il legame tra questo golpe e le difficoltà causate alla rivoluzione bolivariana in Venezuela dalle forze della reazione e al movimento progressista e democratico ecuadoregno.

Si è ricordato come senza il ruolo politico della transizione socialista cubana, il grande slancio rivoluzionario sudamericano non avrebbe avuto luogo.

Alla fine l’intervento Michele Franco della RdC di Napoli ha sottolineato che sono necessari questi interventi ad un tempo politici e formativi per rompere il velo dei media su questi eventi, velo deviante che copre e falsifica l’informazione su questi processi storici.

Le domande fatte poi dal pubblico a Luciano Vasapollo hanno contribuito a chiarire il ruolo dei governi reazionari di Bolsonaro in Brasile e di Macry in Argentina nell’indebolimento dei processi rivoluzionari sudamericani e la situazione in Colombia dove le Farc stanno discutendo sul mancato rispetto dell’accordo fatto con il governo colombiano da parte dello stesso governo.

Vasapollo nel corso di tutta la trattazione ha continuamente insistito sul fatto che c’è una forte riflessione critica da parte dello stesso Morales sugli errori fatti nel corso della propria esperienza, ma ha altresì argomentato che la transizione rivoluzionaria vede inevitabilmente errori e un conflitto intenso che non sempre può essere ricondotto alla via parlamentare. I marxisti insomma devono sempre ricordare che le cose che vengono fatte nella lotta rivoluzionaria sono in stretta relazione con le determinazioni che si offrono nel corso della storia, determinazione da cui difficilmente si può prescindere.

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