Pubblichiamo una nota di Francesca Fortuzzi, candidata al Senato per Potere al Popolo, in merito alla notizia giunta qualche giorno fa, che vede il comune di Bologna (PD) aumentare i fondi destinati agli asili nido privati. Il finanziamento alle scuole private è un tema che si discute da anni, e a meno di una settimana dal voto, il PD bolognese cerca di conquistarci quella fetta della borghesia indecisa su voto di centro destra o di centro sinistra, cavalcando l’isterico pensiero che il sistema pubblico non funziona perchè pieno di fannulloni (e non perchè gli investimenti sono sempre piu scarsi o inensistenti ormai) mentre il sistema privato è l’eccellenza e va aiutato.
“Apprendiamo in questi giorni che a Palazzo d’Accursio è stato annunciato l’aumento dei fondi destinati agli asili nidi privati, raddoppiando le risorse destinate al sistema di convenzionamento con le strutture private che è stato introdotto dalla giunta comunale all’incirca un anno fa. Nella teoria l’intenzione sembrerebbe quella di facilitare le famiglie meno agiate ad iscrivere i bambini negli asili privati grazie a degli “sconti” sulle rette, che verrebbero fatti alle famiglie utilizzando necessariamente ulteriori risorse pubbliche. Nella pratica si persegue la tendenza a far penetrare i privati ancor di più nel sistema dell’educazione dai 0 ai 6 anni, consentendo e accrescendo il transito dei finanziamenti pubblici degli enti locali diretti al privato e creando un filone di scuole di tipo A per “persone che contano” e di serie B per tutti gli altri. Tutto questo purtroppo è coerente con il clima di trasformazione della scuola italiana, prodotto dalla legge Buonascuola voluta dal Governo Renzi e si inserisce in una chiara linea dettata dal provvedimento approvato dal governo Gentiloni riguardo il sistema “integrato” di educazione e di istruzione 0-6 anni. Con il termine “integrato” hanno trovato un” velo di Maya” col quale stordirci e nasconderci la distruzione del welfare pubblico a tutti i livelli, a partire dall’infanzia, dalla nascita, dall’anno zero. Il PD ed i suoi ancora attuali alleati vogliono venderci solo l’immagine di un impianto di qualità del sistema nazionale di istruzione. Quando invece stanno condannando le nuove generazioni a diventare burattini nelle mani del profitto e stanno piegando l’istruzione della popolazione in funzione delle esigenze di mercato aggravando inesorabilmente la già terribile distanza tra scuole di quartiere, città e aree geografiche più ricche e più povere in uno scenario in cui le disuguaglianze territoriali aumentano profondamente. La scelta della Giunta comunale è scellerata ed incostituzionale ed andrebbe a smantellare definitivamente la già povera rete degli asili pubblici della città; una scelta che costringerà le famiglie ad affrontare spese ulteriori ed ingiustificate e che inciderà indiscriminatamente sulla stabilità e sulla qualità del posto di lavoro degli insegnanti della scuola dell’infanzia. Per questi motivi abbiamo lottato e lottiamo per una scuola pubblica, laica ed inclusiva, che garantisca istruzione di qualità come diritto universalmente riconosciuto per tutta l’infanzia e la gioventù, senza discriminazioni di classe e di etnia. Sosteniamo e partecipiamo alle lotte dei lavoratori pubblici rispetto al vergognoso trattamento che i rappresentanti delle Istituzioni italiane riservano loro.
Contro lo smantellamento del welfare pubblico e per la difesa del lavoro, rilancio l’appuntamento per il 2 marzo a Bologna h.20 in piazza dell’Unità. Denunciamo le mistificazioni dei governi e costruiamo una vera alternativa.”
Francesca Fortuzzi
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