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Roma. Il sindaco ancora non c’è e già si spendono i soldi per un grattacielo

Mentre la campagna elettorale per il nuovo Sindaco della capitale entra nel vivo con i ballottaggi, alla Città Metropolitana di Roma l’Amministrazione uscente  prepara un bel “pacco regalo” per il futuro primo cittadino, che sarà anche Sindaco della Città Metropolitana.

Viene infatti presentata al Consiglio Metropolitano odierno una delibera che impegna finanziariamente l’Amministrazione oltre il 2020 e che impone di anticipare 70 milioni di euro finalizzati al parziale abbattimento del debito residuo per l’acquisto della sede unica di via Ribotta.

“Un atto di straordinaria amministrazione che non dovrebbe essere approvato durante la campagna elettorale – afferma Gilberto Gini, dell’USB Enti Locali – ed è molto singolare che ci si appresti in tutta fretta a presentare in Consiglio una delibera del genere quando sono note le difficoltà finanziarie dell’Ente, che peraltro non ha ancora approvato il bilancio consultivo e che lo scorso anno ha sforato il patto di stabilità”.

L’acquisto della nuova sede della Città Metropolitana di Roma nel famoso grattacielo del Torrino (di proprietà del costruttore Parnasi, vicino al Pd), è una vicenda ben nota che ha avuto i suoi esordi diversi anni fa e non si è ancora conclusa. L’ex amministrazione Provinciale dopo aver messo in vendita tutti gli immobili di proprietà in un fondo immobiliare, ha trasferito, da dicembre 2015, i dipendenti nella nuova sede di via Ribotta, ossia il grattacielo di Parnasi al Torrino.

La mancata vendita di tutti i gioielli di famiglia, dopo tutti questi anni, mette in evidenza il fallimento dell’operazione finanziaria e lo spreco di denaro pubblico che si è avuto fino a questo momento, si calcola che i soli costi di gestione ammontino a 11.000.000,00 di euro.

L’Amministrazione, che occupa il nuovo grattacielo dell’Eur di fatto senza aver nessun titolo (infatti al momento non risulta proprietaria o affittuaria), ha tentato l’acquisto in extremis presentando al Consiglio Metropolitano di mercoledì 15 giugno 2016, una delibera che impegna finanziariamente l’Ente oltre il 2020 e che impone di anticipare 70.000.000,00 di euro per l’abbattimento di una parte del debito residuo per l’acquisto della sede unica di via Ribotta.

Un atto di straordinaria amministrazione che non dovrebbe essere approvato durante la campagna elettorale. E’ molto singolare che ci si appresti in tutta fretta a presentare in Consiglio una delibera del genere, quando sono note le difficoltà finanziarie dell’ente che non ha ancora approvato il bilancio consultivo e che lo scorso anno ha sforato il patto di stabilità.

Perlomeno andrebbe attesa la nomina del nuovo sindaco, prima di approvare una delibera che impegna risorse economiche per i prossimi 5 anni, sarebbe bene utilizzare i fondi per erogare servizi ai cittadini, per acquistare dei nuovi mezzi per il servizio navetta ad esempio, piuttosto che per acquisire cattedrali nel deserto che non servono a nulla, se non a fare arricchire i noti palazzinari.

L’Unione Sindacale di Base si auspica che l’approvazione di questa delibera venga sospesa fino alla nomina del nuovo sindaco, e che i candidati, Giachetti e Raggi intervengano prontamente sulla vicenda, occupandosi anche del futuro della Città Metropolitana.

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