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Basta aggressioni e intimidazioni fasciste a Latina!

Latina è una città in cui il fascismo viene osservato e tollerato come un fenomeno del “folklore locale”, che appartiene alla città e in nessun modo da considerarsi qualcosa che possa preoccupare cittadini, media ed istituzioni. Quando avviene un’intimidazione se ne parla sempre come “atto di bullismo”, “lite tra bande” o “ragazzata” in cui la politica non c’entra niente. Perché a Latina e in Italia è difficile parlare di fascismo.

Fascismo è una parola scomoda da utilizzare e usarla significa fare finalmente i conti con un passato con cui non ci si è voluti confrontare, un tabù. Sabato 17 Giugno, nel Rione Goretti, 7 ragazzi hanno subito un’aggressione di stampo fascista da parte di un gruppo di venti persone, semplicemente perché “diversi”, estranei a chi può camminare nel quartiere.

Non possiamo più accettare che avvengano aggressioni del genere nella nostra città e in tutta Italia – considerando anche che lo stesso giorno a Roma un ragazzo è stato ferocemente picchiato solo perché indossava una maglietta del Cinema America – e non siamo più disposti a ricevere intimidazioni di stampo fascista perché “Latina è la città del duce, non è la vostra città”.

Latina è di tutti, Latina non è più Littoria. E’ il momento di iniziare a parlare del fascismo, nella nostra città, non come quel “passato glorioso” che non c’è più, ma come momento storico che il nostro territorio ha vissuto e come conseguenze che questo ha prodotto. Parlare di fascismo e antifascismo non può più essere relegato alle celebrazioni del 25 Aprile, alle modifiche della toponomastica cittadina e a poche altre microscopiche occasioni. E’ il momento che tutte le forze che si dichiarano democratiche e antifasciste diano dimostrazione delle loro finora sterili affermazioni agendo e rompendo il tabù.

Perché le intimidazioni, le aggressioni e le pratiche fasciste non vengano più tollerate, perché si abbia il coraggio di denunciare pubblicamente ai comitati, alle associazioni, ai collettivi e alla cittadinanza le ingiustizie; perché le aggressioni, verbali o fisiche che siano, non vengano più taciute per paura di ripercussioni; perché s’instauri una rete di solidarietà tra tutti coloro che credono nel valore della libertà per, finalmente, garantire la sicurezza di chi davvero vive la città ed opera per il bene comune.

Perchè latina è antifascista ed è arrivato il momento di dimostrarlo!

 

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