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Roma. Manifestazione davanti l’Ambasciata della Libia. No alla schiavitù e agli accordi criminali

E’ in corso davanti all’ambasciata libica in via Nomentana la manifestazione convocata per dire che quanto sta accadendo in Libia, nonostante il tentativo di distoglierci e distrarci, è la conseguenza innanzitutto delle politiche e degli accordi firmati in questi anni.
Accordi, non ultimo quello sventolato da parte del Ministro degli interni italiano Marco Minniti in territorio libico, che si inseriscono nel contesto di atavico saccheggio delle risorse naturali sul continente africano.

Centinaia di rifugiati e attivisti solidali si sono concentrati nel pomeriggio su via Nomentana nei pressi dell’ambasciata della Libia. Un presidio analogo è in corso a Bologna davanti alla Prefettura, mentre è iniziato il conto alla rovescia per la manifestazione nazionale del 16 dicembre.

La schiavitù di cui si parla in questi giorni in riferimento alla Libia è un fenomeno diffuso sia in Africa che in Italia con vecchie e nuove forme di schiavitù. Ne sono esempi la schiavitù nei confronti dei neri in alcuni paesi africani, in Italia la cosiddetta moderna schiavitù nelle campagne attraverso i braccianti nella filiera agroalimentare, nonché i facchini nella filiera della logistica.

Oggi l’Italia insieme all’Ue e all’Unione Africana non possono non sentirsi responsabili dei crimini in corso, con la vendita di esseri umani insieme alla morte di migliaia di persone nel mare mediterraneo e nel deserto.

Tutt@ insieme verso la manifestazione nazionale del 16 Dicembre
No schiavitù & No Accordi criminali

 

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1 Commento


  • Primo

    Da quando gli europei e quelli del cosiddetto “Nuovo Mondo” misero piede in Africa,c’è sempre stata sofferenza distruzione,schiavitù e sfruttamento.
    Spesso mi sono chiesto come sia possibile che nel resto del mondo la gente non si sia sollevata in toto per opporsi a queste dinamiche oppressive e di sfruttamento dell’essere umano,l’unica speranza che vedo è quella che un giorno tutto questo cessi per volontà e coscienza delle future generazioni…

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