Menu

Roma. Restituiamo la Ex Pennicillina alla città

Sabato 27 gennaio 2018, ore 10 – Via Tiburtina (angolo Via Casale di San Basilio) Conferenza stampa

In linea con l’azione promossa una settimana fa proprio in questa lingua d’asfalto sulla Tiburtina, nella quale rivendicavano una viabilità semplificata e una riqualificazione dell’area, i residenti del IV Municipio, la Carovana delle Periferie e gli attivisti del Nodo Territoriale Tiburtina sono oggi tornati in strada per mettere la giunta municipale e comunale davanti le rispettive responsabilità sull’indecoroso stato di abbandono in cui versa l’ecomostro dell’ex Penicillina LEO.

Una volta fiore all’occhiello dell’industria farmaceutica italiana, la fabbrica della LEO (inaugurata nel 1950) fu ceduta nel 1971 alla ISF s.p.a. che vi continuò la produzione fino al definitivo abbandono a metà anni 90. Un abbandono che scongiurò per questo immenso edificio anche il tentativo di speculazione con un progetto di hotel a quattro stelle, mai andato in porto e finito nello stesso oblio in cui versa la struttura tutt’oggi.

In una città strozzata da un mercato degli affitti tra i più alti d’Europa, in una capitale in cui a fronte di 50mila famiglie in totale emergenza abitativa ci sono oltre 200mila alloggi sfitti sacrificati all’altare della speculazione edilizia, in un paese con oltre 7 milioni di case vuote (pari a oltre il 22% del totale nazionale), i cittadini pretendono un investimento di riqualificazione e requisizione di un immobile la cui parabola discendente getta fango sull’intera città. Chi oggi è sceso in piazza lo fa avendo chiari 5 punti su cui esige risposte dall’amministrazione Raggi e dagli enti di prossimità territoriale:

  • bonifica dell’ecomostro ex Penicillina LEO;
  • requisizione dello stabile a spese pubbliche;
  • destinazione dello stesso stabile alla costruzione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica;
  • riqualificazione dell’intero quadrante Tiburtina-Settecamini, a partire dalla fine dei cantieri-fantasma inoperosi da oltre 10 anni e dalla messa in sicurezza degli stessi, per una nuova e migliore viabilità di zona;
  • avvio di un bilancio partecipato e trasparente tra istituzioni e cittadinanza per una verifica a scadenze concordate dell’avanzamento del piano di lavoro concordato relativo ai punti precedenti;

La questione della riqualificazione e riconversione di questa colata di cemento inutilizzata rimane centrale per la battaglia di chi, nelle periferie di Roma, si batte per un sensibile miglioramento delle condizioni di vita e per l’attivazione di un meccanismo di partecipazione collettiva capace di mettere al centro i cittadini e le loro esigenze, non gli interessi di pochi a discapito della nostra città.

Carovana delle Periferie; Nodo Territoriale Tiburtina

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *