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Civitavecchia. Il porto è di chi ci lavora. Il porto è della città. Di Maio vattene!

Il Porto di Civitavecchia è nuovamente precipitato nel caos.

La decisione dell’Autorità di Sistema Portuale di affidare lo scarico dei container di banane ad RCT ha provocato le dure reazioni di lavoratori, aziende ed armatori. Con una sola mossa il Presidente Di Majo è riuscito a scontentare tutti.
Potere al Popolo si mette a disposizione dei lavoratori coinvolti per il rispetto dei loro diritti. Per noi gli operai impegnati presso Cfft, Gtc, Compagnia Portuale ed RCT hanno pari dignità ed auspichiamo un dialogo tra tutti i lavoratori per la difesa della continuità occupazionale.

Sono gravissime le responsabilità di chi avrebbe dovuto gestire tutto questo. Civitavecchia è una città di porto e l’insostenibile situazione economica ed occupazionale in cui versa è il sintomo di una gestione malata del nostro scalo. Il porto è un bene pubblico ed appartiene ai suoi cittadini, chi lo guida dovrebbe difenderlo da affaristi e speculatori, strappando quote di profitto provenienti dai traffici e redistribuire tali ricchezze ai civitavecchiesi. Invece il Presidente Di Majo ed il suo entourage sono risultati gravemente assenti su tutte le recenti vertenze occupazionali ed interessati solo ad ingraziarsi i poteri forti che agiscono nel nostro scalo.

A chi giova questo caos? Qual è il fine di chi ha messo tutti contro tutti? Sicuramente a giovarne saranno altri porti che intercetteranno i traffici persi da Civitavecchia e gli armatori che avranno ancora più forza per ricattare le imprese e spremere ulteriormente i lavoratori. Civitavecchia non può più permettersi di subire i danni provocati dall’incapacità dei vertici di Molo Vespucci.

Chiediamo le dimissioni del presidente Di Majo e dei suoi collaboratori.

Abbiamo immediatamente bisogno di una guida valida per Molo Vespucci in modo tale che i nostri lavoratori e la nostra città possano finalmente uscire dal pantano in cui si trovano.

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