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Roma. Oggi assemblea popolare a Villa Gordiani in risposta a sfratti e arresti

Dopo lo sgombero di Annamaria dalla sua casa in via Venezia Giulia e l’arresto di quattro compagni accorsi a difendere la casa lanciamo un appello a tutte le realtà e singoli solidali e sensibili a partecipare e diffondere le iniziative di risposta a questo atto brutale e vile di un’amministrazione criminale e nemica della popolazione! Questa mattina è in corso un presidio al tribunale di Piazzale Clodio dove c’è il processo per direttissima contro Federico, Leonardo, Giacomo e Federico arrestati ieri.

Oggi pomeriggio alle 18.00 ci sarà una assemblea pubblica e popolare al mercato di Villa Gordiani per dire mai più sgomberi e divise violente nei nostri quartieri. Non un passo indietro!

DI SEGUITO IL COMUNICATO:
Questa mattina, giovedì 27 settembre, la polizia di Roma Capitale in combutta con i Vigili del Fuoco hanno effettuato un altro sgombero alle case popolari di Villa Gordiani. Hanno buttato fuori di casa Anna, una signora che vive con 500 euro di pensione al mese. I pompieri hanno preso parte attiva allo sgombero, entrando dal balcone con la scala. I video che stanno girando in queste ore raccontano già tutto della dinamica dei fatti.
Di fronte a tutto questo, gli abitanti del quartiere hanno voluto dimostrare la propria rabbia e il proprio sdegno verso l’ennesimo sgombero. La reazione dei Vigili urbani è stata violenta, spingendo e usando lo spray al peperoncino contro gli abitanti. Non contenti di ciò, hanno tratto in arresto 4 compagni, che domani (venerdì) affronteranno un processo per direttissima con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Le istituzioni comunali e municipali avevano detto che avrebbero effettuato solo gli sgomberi per gli inquilini che superavano di tanto i limiti di reddito. Oggi hanno dimostrato, per l’ennesima volta, che dicono il falso. Hanno dimostrato che il loro unico interesse è buttare fuori di casa persone e famiglie che non hanno alcuna possibilità di prendere una casa in affitto, tantomeno di aprire un mutuo, perché sono costrette, da questo sistema economico, ad arrangiarsi con pensioni o salari ridicoli. L’unica logica che muove l’amministrazione comunale, di fronte ad un’emergenza abitativa che è diventata cronica, è quella di una legalità cieca e sorda di fronte alle istanze sociali e alle necessità dei proletari e proletarie di questa città.
Siamo stanchi di essere buttati fuori di casa.
Siamo stanchi di essere trattati come oggetti, come voti da chiedere in campagna elettorale e da buttare una volta ottenuta la poltrona.
Siamo stanchi di questo sistema economico ingiusto e criminale.

Vogliamo l’immediato blocco di sfratti e sgomberi su tutta la città di Roma.
Vogliamo l’approvazione di una sanatoria che regolarizzi tutte le persone in situazione d’irregolarità.
Vogliamo lo stanziamento dei fondi della delibera regionale per l’edilizia popolare.

Vogliamo tutto e lo vogliamo subito!

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