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Piani di zona, il GUP di Roma manda a processo Roma Capitale e Regione Lazio

Per danno agli inquilini

È il primo caso nella vicenda dei piani di zona in tutta Italia, l’ordinanza del GUP di Roma dottor Francesco Patrone che oggi venerdì 14 dicembre dà un sospiro di sollievo agli affittuari portando alla sbarra come responsabili del danno dei piani di zona capitolini anche Comune di Roma e Regione Lazio.

Oggi si è tenuta l’udienza preliminare nel procedimento penale a carico dei rappresentanti legali delle società Appalti CIRF srl e Cicchetti Remo e Figlio srl per il reato di truffa aggravata in danno dei locatari del piano di zona C25 Borghesiana Pantano.

In tale processo come sempre al fianco degli inquilini si è costituito parte civile il sindacato AS.I.A. USB, oltre a 38 famiglie di inquilini delle società coop Diba Prima e Diba Seconda soci delle stesse, tutti rappresentati e difesi dall’avvocato Vincenzo Perticaro. Si erano costituiti parte civile anche il Comune e la Regione.

Ebbene, dopo essersi costituiti, l’avvocato Perticaro, per tutte le parti civili assistite dallo stesso, ha chiesto al GUP di chiamare a rispondere gli enti responsabili della vigilanza quali responsabili dei danni agli inquilini, e il GUP nell’accogliere la richiesta ha stabilito con ordinanza che “…rilevando che alla luce della vigente normativa e della documentazione prodotta dalla parti civili istanti possono configurarsi profili di responsabilità degli enti territoriali Roma Capitale e Regione Lazio in ragione dell’omesso controllo dispone la citazione nella qualità di responsabili civili di Roma Capitale e Regione Lazio.”

Quindi nel processo Comune e Regione avranno una duplice veste: parte civile nei confronti degli imputati e responsabili dei danni da pagare agli inquilini per non aver vigilato correttamente sui piani di zona.
Un ulteriore passo verso la giustizia e verso chi, arroccandosi dietro emendamenti, pensava di rimanere immune da responsabilità.

 

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