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Roma. Albertelli, bagni inagibili, gli studenti protestano

Questa mattina, all’entrata di scuola gli studenti di Osa che frequentano il liceo Albertelli si sono presentati muniti di striscione e volantino per denunciare la situazione critica che stanno vivendo nella loro scuola, ossia quella della saltuaria agibilità dei bagni che dura oramai da sei giorni. La protesta ha trovato ampio consenso tra gli studenti dell’istituto e si è creato un presidio spontaneo di fronte all’entrata, che ha chiesto un intervento della presidenza e delle spiegazioni, mancanti fino a questo momento, a riguardo.

Di seguito pubblichiamo la nota di rivendicazione prodotta dagli studenti di Osa.

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VOGLIAMO ACQUA, SICUREZZA, DIGNITA’!

È da sei giorni che noi studenti dell’Albertelli siamo costretti a vivere una situazione indecente nel nostro istituto. Da giovedì infatti sono stati chiusi i bagni al terzo piano, in quanto mancava l’acqua della rete idrica diretta ai rubinetti e agli sciacquoni, e da quel giorno in poi la situazione è diventata sempre più critica.

A noi studenti nessuno è venuto a comunicare il motivo del perché mancasse l’acqua, trovando spesso anche gli stessi professori o i collaboratori scolastici senza risposte. Durante questi giorni i bagni sono stati in funzione solo a tratti, per esempio è capitato che alla prima ora funzionasse il bagno al terzo piano e a ricreazione quello al secondo. Oltre ai disagi logistici, come quando i bagni erano pieni di persone o quando – come hanno riportato diversi studenti – dal terzo piano si doveva scendere al primo piano, con importanti perdite di tempo (problema che anche i professori hanno sentito), ci sono stati anche dei problemi di sicurezza.

A tutti noi sarà capitato di stare male a scuola. I malesseri possono essere vari: dal mal di testa, alla nausea, al vomito, a qualunque problema derivante ad esempio da intolleranze alimentari o reazioni allergiche – nei casi minori ovviamente. Ecco, con l’acqua mancante in più bagni, diventa un problema anche solo bere o sciacquarsi la faccia.

Il problema è evidente ed è sentita da tutti: studenti, professori, collaboratori scolastici.

È un problema per chi la scuola la vive tutti i giorni, è un problema di sicurezza, è un problema di dignità e del rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Ci chiediamo perché gli studenti siano stati tenuti all’oscuro di questa situazione per quasi un’intera settimana e perché la Preside non ci tenga a informarci. Ci chiediamo come mai non si sia risolto appena si è presentato e vogliamo capire la reale grandezza di questa situazione, e chi ha delle possibili responsabilità a riguardo.

Vogliamo che il problema sia risolto immediatamente e speriamo sia così, perché riguarda prima di tutto la nostra vita di ogni giorno a scuola. Ma in questa settimana ci siamo accorti di una cosa: nessuno ci ha regalato niente, tocca a noi conquistarci ciò che ci spetta.

E’ anche per questo che pensiamo che ci sia bisogno di riscatto e di rialzare la testa, a partire dal Corteo Studentesco che si terrà venerdì 11 ottobre a cui invitiamo tutti gli studenti per dire NO a queste situazioni insostenibili.

ALZIAMO LA TESTA!

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