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Sciopero “selvaggio” a Savona, contro la privatizzazione del servizio pubblico

Savona si è svegliata con lo sciopero “selvaggio” degli autobus della Tpl per contrastare la privatizzazione del servizio: nessun mezzo pubblico è uscito dal deposito.

Già ieri i dipendenti dell’azienda avevano fatto sentire la loro voce, occupando il consiglio Comunale durante la presentazione di una mozione urgente di Noi per Savona ed M5S per una proroga dell’affidamento “in house” del trasporto pubblico locale, dopo che la Provincia ha pubblicato il bando che potrebbe fare entrare i privati nella gestione del servizio.

Fin qui la notizia, resa nota da IlSecoloXIX. Non c’è stato bisogno che un sindacato proclamasse l’agitazione. Ma proprio questa circostanza mette in chiaro perché il potere (italiano ed europeo) sta premendo per abolire il diritto di sciopero nei servizi pubblici cianciando di “sindacati poco rappresentativi” che andrebbero inibiti dall’esercizio di un diritto costituzionale individuale. Vogliono privatizzare tutto e impedire che si possa financo protestare. Vale per i lavoratori dipendenti, ma ancor più per gli utenti del servizio pubblico, che si ritroveranno certamente costi infinitamente più alti

 

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