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Milano. Medico critica controriforma sanitaria in Lombardia. Maroni lo fa licenziare

Un articolo comparso lo scorso 18 agosto sul Corriere della Sera, è costato il posto ad un medico dell’Ospedale Sacco e docente ordinario di medicina all’università di Milano. Ma che cosa aveva dichiarato di così grave il dott. Marco Cicardi? “Sono cambiate le tessere del mosaico tra direttori generali e direttori sanitari ma tutto è immobilizzato” e la riforma sanitaria “è qualcosa di surreale. È innegabile che nel sistema siano nate delle eccellenze, ma queste faticano a sopravvivere all’interno del sistema, mentre le attività remunerative migrano verso il privato che si è sviluppato nel ventennio formigoniano”. Così il dott. Cicardi aveva replicato ad un intervento sullo stesso giornale del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
 
Le sue parole – condivisibili dalla prima all’ultima- non sono evidentemente piaciute alla giunta della Regione Lombardia che ha deciso di rimuovere dall’incarico il primario.
 
Le motivazioni del dimissionamento forzoso sono spiegate nella delibera firmata dal Direttore Generale dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, Alessandro Visconti. «visto l’articolo, a firma di Luca Rinaldi, comparso in data 18.08.2016 sul quotidiano Corriere della Sera, nel quale il prof. Marco Cicardi, dipendente dell’Università degli Studi di Milano e incaricato, in forza di apposita convenzione, delle funzioni assistenziali di direzione universitaria di struttura complessa presso l’ASST Fatebenefratelli Sacco, senza alcuna preventiva informativa e/o comunicazione alla Direzione Generale, come previsto dal Codice di Comportamento aziendale, ha rilasciato, nella sua qualità di Direttore del Dipartimento di Medicina dell’ASST, una dichiarazione/intervista esprimendo aspre critiche nei confronti dell’ASST Fatebenefratelli e Oftalmico: considerato tale comportamento costituisce violazione di quanto previsto dal combinato disposto dell'art. 8, lettera a) della convenzione stipulata con l'Università degli Studi di Milano, ove è sancito il criterio di parità dei diritti/doveri tra il personale medico ospedaliero e quello universitario, ivi compreso il rispetto da parte del personale universitario del Codice di Comportamento di questa ASST, e dell'art. 12, comma VI, del citato Codice di Comportamento dell'ASST Fatebenefratelli Sacco, il quale impone al personale di astenersi da ogni dichiarazione pubblica che possa incidere sull'immagine della ASST nonché, qualora gli venga richiesto dai mass-media di fornire chiarimenti o informazioni, di darne tempestiva notizia alla Direzione Generale”.

Interpellato dal Corriere della Sera su questo provvedimento, il direttore generale Visconti ha ribadito la sua decisione. “L’incarico di direttore di dipartimento deve fondarsi su un rapporto fiduciario del medico con la direzione strategica — spiega il manager —. Questo non vuole dire non sollevare critiche, ma farlo in modo professionale, nelle giuste sedi e con le dovute modalità in una logica di collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo comune. Le informazioni rilasciate da Cicardi sull’ospedale invece erano infondate. Rifarei la stessa scelta”. Quindi dare il proprio giudizio sulle leggi emanate dalla Regione Lombardia ne lede l’immagine (sic!) e se proprio un giornale ti chiama per avere un commento devi prima chiedere il permesso al capo. Un provvedimento di sapore erdoganiano potremo dire. Le epurazioni cominciano sempre così.

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