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Pesaro. Respingiamo Minniti e il Pd

Presidio martedi 29 agosto dalle ore 15.00 presso la Palla di Pomodoro (p. delle Libertà)

Il ministro dell’interno Marco Minniti sarà ospite martedi 29 agosto a Pesaro durante le giornate della festa del PD.

Non sarà l’unico ministro presente in quei giorni, saranno ben cinque i ministri del governo presenti durante la kermesse, oltre a diversi esponenti di partito tra cui, con molta probabilità, lo stesso segretario Matteo Renzi.

Ai dibattiti prenderanno parte anche esponenti politici di altri partiti completando il quadro dei peggiori politici (di “sinistra” e di destra) responsabili dell’immiserimento e della privazione di diritti e dignità alla quale siamo sottoposti.

Tra tutti abbiamo però scelto di concentraci su di uno, la figura che oggi ricopre il ruolo del “Ministro dell’Armonia” come è stato – molto Orwellianamente – descritto su alcuni giornali.

Marco Minniti, Ministro dell’Interno, è colui che ha il compito di creare stabilità al governo costruendo per lui strumenti repressivi in grado di portare a compimento quel progetto di contro-riforme strutturali che il voto del 4 dicembre ha invece fermamente respinto.

A fronte di una crisi economica che non trova nessuna via di uscita i costi si fanno pagare alla popolazione sempre più martoriata, la già annunciata nuova ondata di tagli e sacrifici imposti dall’Unione Europea prenderà forma nella legge di bilancio autunnale aumentando l’instabilità politica e sociale del paese.

E’ proprio qui che si inserisce il Decreto Minniti, nel disinnescare questo disagio sociale con una serie di dispositivi e azioni “preventive” volte all’inasprimento del controllo sociale e della repressione per ogni forma di dissenso.

In questi primi mesi abbiamo già assistito a qualche dimostrazione di questi sistemi:

Come nel caso del corteo del 25 marzo dove, a Roma, sono stati tratti in stato di fermo per ore, per via del loro «orientamento ideologico», 150 persone e altre 30 sono state allontanate preventivamente da Roma con fogli di via fino a tre anni.

Pochi giorni dopo, il 30 marzo, la polizia blocca 15 pullman di lavoratori provenienti da Napoli e Bari per lo sciopero nazionale dei precari pubblici al casello di Roma sud, perquisendo e identificando i lavoratori in un chiaro clima intimidatorio.
Sempre a Roma, il 20 giugno, durante le iniziative organizzate per la giornata mondiale del rifugiato un avvocato interviene pubblicamente contro il decreto Minniti-Orlando, viene identificato e successivamente raggiunto da una denuncia per vilipendio della Repubblica.

A questi pochi esempi si aggiunge il generale sdoganamento dell’utilizzo dei reparti antisommossa per sedare ogni tipo di istanza sociale arbitrariamente derubricata a questione di ordine pubblico.

Sfratti, sgomberi, manganelli sui manifestanti, denunce, sindaci sceriffi, strumenti di allontanamento da zone o intere città: mini-daspo, daspo urbano, fogli di via e divieti di dimora.

Questa è la democrazia del Partito Democratico!

Ma non è tutto, il secondo Decreto Minniti, elaborato in collaborazione con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando (anch’esso sarà ospite a Pesaro il 30 di agosto)  crea un doppio standard giuridico, uno per gli italiani e un’altro per gli immigrati (con la cancellazione del secondo grado di giudizio per i richiedenti asilo) una discriminante che può essere tranquillamente definita razziale ma che in un secondo momento potrebbe essere estesa a tutti.

Ma intanto è sulla pelle dei migranti, non a caso gli ultimi e i più deboli, che si stanno compiendo le peggiori atrocità:

In fuga da guerre e condizioni disumane, quasi tutte generate dalle guerre e dalle destabilizzazioni dei paesi occidentali ai danni di paesi politicamente non allineati con l’occidente, la cui colpa è quella di essere sorti in zone del mondo ricche di materie prime e giacimenti petroliferi o di gas naturali;

Utilizzati come merce per la contrattazione di accordi internazionali, come quelli tra l’Unione Europea e la Tuchia di Erdogan o tra l’Italia e la Libia, accordi che mirano a fermare i migranti “a casa loro” chiudendo entrambi gli occhi su come questi accordi vengano fatti funzionare…

A questi infami meccanismi adesso si aggiunge anche il “Codice Minniti” per la regolamentazione delle ONG e il loro riconoscimento ufficiale per poter svolgere la propria attività, il cui unico effetto pratico sarà la riduzione dei salvataggi, dunque l’aumento dei morti in mare.

Anche questa è la democrazia del Partito Democratico!

Non possiamo e non vogliamo tacere su quanto sta avvenendo, il PD è il partito che ha deciso da che parte stare: con chi reprime, con chi fa la guerra, con chi sfrutta e cancella diritti.

Insomma il PD è il partito che sta conducendo una lotta di classe dall’alto che non si limita ai confini nazionali, sostenendo i movimenti reazionari di ogni angolo del mondo: Dall’appoggio al golpe filo-nazista Ucraino, fino alla guerra, per ora solo mediatica, al governo Venezuelano.

Noi staremo sempre sempre dall’altra parte: Contro la guerra, contro lo sfruttamento, per la libertà di dissenso.

Chi crede ancora alla retorica del PD non sbaglierebbe a porsi qualche domanda sulla legittimità di quella “D”, non ci si appropria di certi termini costruendo piste ciclabili e mettendo candele sotto le stelle…

Primi firmatari:

PESARO ANTIRAZZISTA

 

SPAZIO POPOLARE MALARLEVET

PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP

CAU OMNIA SUNT COMMUNIA – URBINO

PARTITO COMUNISTA ITALIANO – PESARO – URBINO

SINISTRA PER URBINO

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – PESARO

PRC – circolo PEPPINO IMPASTATO

STUDENTI ATTIVI – PESARO – URBINO

COMITATO NO SOCIALE – PESARO

evento facebook: https://www.facebook.com/events/320932441650867

 

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