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Foglio di via per un attivista “No Muos” della “piazzetta” di Catania

Nelle stesse ore che veniva dichiarata l’operatività totale del sistema satellitare del Muos della base USA di Niscemi, con la Sicilia totalmente in prima linea nelle guerre globali che si prospettano, ad un giovane compagno della Comunita’ resistente piazzetta di Catania, da anni impegnato nel movimento di lotta contro il Muos, è stato recapitato dalla Questura di Caltanissetta – Divisione polizia anticrimine – Ufficio misure di prevenzione il foglio di via da Niscemi : “Con la presente (…) si comunica che è stato instaurato nei suoi confronti il procedimento amministrativo finalizzato all’imissione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Niscemi (CL), con divieto di ritorno nel medesimo comune… Considerando, inoltre, che non risulta che lei abbia nel comune di Niscemi residenza anagrafica, nè interessi leciti, sussistono pertanto fondati motivi per ritenere che la sua presenza nel predetto comune possa esserer pericolosa per la sicurezza pubblica…”.

Più che un “procedimento amministrativo”, sembra una sorta di verdetto espresso da un tribunale speciale del ventennio nero, che oltre al foglio di via, stabilisce “d’ufficio” che un giovane di 19 anni, che non ha causato danni a persone e a cose, non avendo la residenza a Niscemi, “nè interessi leciti”, è ritenuto, con “fondati motivi”, un soggetto pericoloso “per la sicurezza pubblica”. Con questo procedimento si allunga la lista delle compagne e dei compagni impegnati nel movimento contro il MUOS di Niscemi colpiti dalla repressione.

La Sicilia è un’isola militare. E contro la militarizzazione dell’Isola, da sempre, c’è stato una forte attività antimilitarista e antimperialista. Antimilitarismo e antimperialismo al centro di vere e proprie campagne repressive da parte dei vari governi che si sono succeduti. Dai missili di Comiso al Muos, passando da Sigonella e arrivando a Trapani Birgi e ad Augusta… Cariche, denunce, processi, condanne.

Nei confronti del Movimento No Muos c’è un vero e proprio accanimento repressivo. E’ in corso l’iter per lo svolgimento di una sorta di maxi processo, con circa 150 compagn* imputati. Questo accanimento non nasce solo perché il movimento non ha mai mollato la sua presenza.

C’è altro. La base Muos di Niscemi non è una base NATO, come tutte le altre basi presenti sul territorio italiano, bensì una baseUSA, servita da poliziotti, carabinieri e finanzieri dello Stato italiano. E ogni manifestazione che si svolge davanti alla base di Niscemi, è, quasi sempre, seguita da pretestuose denunce nei confronti dei manifestanti. Il 6 agosto scorso, addirittura, la polizia ha “bombardato” i manifestanti con il lancio di lacrimogeni e gas urticanti. Non c’era stato alcun contatto fra il corteo e la polizia. Al momento del lancio dei lagrimogeni da parte dei celerini dall’interno della base USA, il corteo, nel quale erano presenti famiglie con bambini, stava per concludersi.

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Il comunicato della “Piazzetta”:

“C’è anche quest’altra storia nelle nostre vite, nelle vite di chi ogni giorno si impegna e lotta per un mondo nuovo, più giusto e libero.

Da anni conduciamo una lotta molto difficile, quella per la smilitarizzazione del territorio niscemese. A Niscemi, infatti, esattamente nella Sughereta (riserva naturale), da anni è installato, e da poco funzionante, uno strumento di guerra della marina militare statunitense. Parabole, antenne, militari: l’obbiettivo è di guidare dei droni, aerei senza pilota, bombardare qua e là, come fosse un videogioco. L’ennesima dimostrazione della sudditanza del nostro Paese nei confronti della forza guerrafondaia statunitense.
E’ una lotta difficile perché non siamo tanti, perché abbiamo meno strumenti incisivi del nostro nemico, perché la situazione è complessa e gli interessi sono tanti da parte di chi governa questo Paese e da parte di chi materialmente è proprietario di questo strumento (gli Stati Uniti).

Nonostante tutto da anni ci battiamo: facciamo cortei, azioni simboliche, volantinaggi, seminari, assemblee nelle scuole e nelle università, nelle piazze e nelle strade della nostra città. A volte siamo riusciti a vincere: ci sono stati dei momenti in cui la pressione popolare e la voglia di fermare questo “MUOStro” sono riusciti a rallentare i lavori, far esprimere la “giustizia” italiana arrivando pure a sequestrare l’impianto. Ma, come dicevamo prima, gli interessi sono troppi grandi…e il MUOS oggi è in funzione.

Una lotta che ha portato non pochi problemi: soldi, energie, tempo…repressione! Tante le minacce, molti i ricatti, troppe le denunce e le misure preventive nei confronti di chi fisicamente si oppone a questo scempio e a questa ingiustizia. E infatti, è di poche ore una nuova notizia, una nuova storia nelle nostre vite: un militante della nostra Comunità, un attivista no muos, ha notificato dopo pranzo un foglio di via da Niscemi, ovvero l’obbligo, o meglio il divieto, di accedere al paese di Niscemi a tempo indeterminato. Perché? Perché considerato scomodo, “pericoloso”. Si parla di un giovane di 19 anni che da quando ne aveva 14 si sporca di fango nella Contrada Ulmo, che ha preso le botte dalla polizia, che ha visto sconfitte ma ha esultato nelle vittorie, nel vedere la gioia e la forza delle tante persone che negli anni hanno dato molto per questa causa.

Un ennesimo attacco nei confronti di chi sogna un mondo diverso, migliore, senza sfruttamento e ingiustizie, senza povertà e tristezza, senza diseguaglianze e oppressione.

Ma non ci fate paura: continueremo a lottare con la stessa forza e la stessa rabbia, con lo stesso senso di giustizia sociale, di liberazione e di libertà. Perché noi vogliamo porre fine alle guerre dei potenti, imperialiste, quelle volute da pochi e combattute dai tanti, troppi. Perché vogliamo le nostre terre libere, la possibilità di decidere sui nostri territori, più autonomia. Più potere, quello popolare.

I POPOLI IN RIVOLTA SCRIVONO LA STORIA, NO MUOS FINO ALLA VITTORIA! “.

 

 

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