Menu

Catania. Si estende la mobilitazione contro il ‘Loro” dissesto

Si è svolto ieri pomeriggio  in via Etnea, nei pressi di piazza Duomo-zona rossa,  il PRESIDIO, indetto dal movimento “Catania Bene Comune”, contro “il LORO dissesto”, con la partecipazione di associazioni, partiti, movimenti e  centro sociali. Presente anche la  Federazione del Sociale USB e  ASIA USB.

Dopo il partecipato presidio, super controllati dalla Digos, i partecipanti al presidio hanno raggiunto il Palazzo municipale, profanando la zona  rossa, trovando il portone sbarrato da digossini e vigili urbani. Dopo una breve ma “intensa trattativa”, il portone del comune è stato aperto, permettendo, ma dopo aver consegnato un documento di riconoscimento alla Digos, ai manifestanti di raggiungere l’ aula consiliare dove era in corso un consiglio straordinario sul “loro” dissesto. Un’aula consiliare dove, sindaco, assessori e consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione (opposizione?)  dicevano il contrario di tutto.
E qui, al grido di  “Vergogna-Vergogna!”, ed esponendo cartelli con la scritta NISCITI I SODDI (Fate uscire i soldi), e uno striscione contro il “LORO” dissesto, la protesta della Catania che non si sottomette ai signori del dissesto! Sono intervenuti energicamente i vigili urbani per impedire l’esposizione dello striscione, ma la protesta non si è placata. Lo striscione è stato di nuovo esposto e il presidente del consiglio comunale è stato costretto a sospendere per dieci minuti la seduta.

– La protesta a Catania non è esaurita. Infatti, sabato 17 novembre di nuovo in piazza per il CORTEO CITTADINO “NO AL DEBITO, LAVORO E SERVIZI PER TUTTE-I! “, indetto da Potere al Popolo. Concentramento ore 17 in via Etnea, davanti all’ingresso della villa Bellini.
– Dalla piattaforma di PAP Catania per la manifestazione di sabato prossimo:
” […] A Catania, città devastata dall’assenza di lavoro e di servizi, nelle ultime settimane è esplosa la questione del debito pubblico, un disastro annunciato a cui la giunta Pogliese ha risposto chiedendo alle catanesi e ai catanesi di scegliere tra le suppliche per l’ennesima elemosina utile a sopravvivere qualche anno in più e una drammatica dichiarazione di dissesto. Insomma, come al solito, vorrebbero che a pagare il debito creato dalle amministrazioni, di centrodestra e centrosinistra, fossimo noi, senza che nessuno dei responsabili si prenda invece le proprie responsabilità.
Le amministrazioni degli ultimi anni, note per gli appalti regalati alle imprese indagate per mafia, per i soldi sperperati tra consulenze e clientele, per la corruzione elevata a sistema e per il saccheggio delle risorse pubbliche, appartengono infatti agli stessi schieramenti politici che hanno governato questo paese e contribuito, con tagli indiscriminati agli enti locali, con il federalismo fiscale, il pareggio di bilancio in costituzione e con l’ossequio dei vincoli europei, al disastro economico della nostra città.
Insieme centrodestra e centrosinistra hanno distrutto questo paese e la nostra città e insieme sono scesi in piazza il 31 ottobre a Catania per elemosinare qualche soldo che nasconda temporaneamente il disastro e assolva nel silenzio le loro colpe, scaricando le conseguenza delle loro manovre sulla pelle delle cittadine e dei cittadini.
Noi crediamo invece che i colpevoli, a tutti i livelli, vadano inchiodati alle loro responsabilità e che non sarà qualche milione di euro a salvare la nostra meravigliosa città. Catania ha bisogno piuttosto di una trasformazione radicale che non può che passare dal superamento di una classe dirigente tanto incompetente quanto corrotta e dall’adozione di politiche volte a fare gli interessi di tutte e tutti contro i privilegi di pochi, abolendo i vincoli del pareggio di bilancio, introducendo nuovamente i trasferimenti alle regioni, tagliando i legami tra la cosa pubblica e i profitti di pochi privati, utilizzando le risorse pubbliche per il bene comune.
Proprio per questo abbiamo deciso di scendere in piazza il 17 novembre promuovendo una grande manifestazione cittadina, perchè crediamo sia giunto il momento di intraprendere una grande lotta per la redistribuzione della ricchezza e la dignità del lavoro e che nella nostra città non possa che partire dal rifiuto di un debito che non abbiamo causato e che non possiamo pagare al posto dei soliti colpevoli.
►►Concentramento alle ore 17,00 all’ingresso da Via Etnea di Villa Bellini”.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *