Menu

Palermo. Sabato in piazza un “fronte unito” contro la precarietà e il governo

L’USB e la CUB avevano indetto per sabato prossimo una manifestazione contro la precarietà e per chiedere le dimissioni del governo regionale. Ma, in poco tempo, attorno a questa manifestazione sono confluite tante adesioni: dal Movimento Disoccupati Organizzati e dall’ Associazione Lavoratori di Base hanno affiancato USB e CUB, dai centri sociali, dai collettivi studenteschi, dai senza tetto, dai precari. Tutte e tutti di ritroveranno sabato 22 dicembre per un corteo cittadino, con partenza alle ore 17.30 da piazza Verdi.

– «La Sicilia vive una stato di emergenza che merita una risposta immediata – affermano gli organizzatori – e visto che alla classe politica sembra non interessare è arrivato il momento di farsi sentire nelle strade e nelle piazze! Solo un fronte sociale che pretenda lavoro, dignità e reddito può oggi invertire questo misero destino cui chi ci governa sembra volerci consegnare».

– Sandro Cardinale (nella foto) , di USB Sicilia, precisa la natura della manifestazione di sabato: «C’è si chiede cosa ci sia dietro la mobilitazione del 22 dicembre. Rispondo subito: dietro il 22 dicembre c’è la grande disperazione del popolo siciliano con le sue criticità, dietro ci stanno i precari I quali da troppi anni espletano un lavoro nero istituzionalizzato, ci stanno i lavoratori della Formazione Professionale, i quali da 5 anni sono nello stato di abbandono totale da parte della politica, ci sono i senza casa, ci sono i disoccupati organizzati, ci sono i lavoratori della RESET che hanno pagato un caro prezzo, ci sono i lavoratori della Dussman che rischiano l’abbassamento delle ore di lavoro al rinnovo del contratto, ci sono i Pip, bastano questi motivi come movente o per forza si deve dare un taglio politico a strumentalizzare la piazza? La mobilitazione del 22 nasce da un percorso già avviato tempo addietro con i Disoccupati organizzati, i centri sociali palermitani, e i sindacati di base, USB, CUB, ALBA, tutte realtà sociali notoriamente slegate dalle dinamiche partitiche e politiche che non prestano il fianco a nessuno. Il 22 sarà una mobilitazione popolare, dove nessuno ci metterà il cappello!».

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *