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Pisa. Sabato 10 febbraio presidio antifascista

 

 

Macerata. Mano fascista, regia neoliberista.

Presidio antifascista a Pisa in concomitanza con la manifestazione nazionale nella città colpita dall’atto terroristico fascista

Sabato 10 febbraio ore 17,30 Piazza XX settembre

I fatti di Macerata, che hanno visto un nazifascista fare il tiro a segno contro chiunque avesse la pelle scura, è in stretta continuità con lo stillicidio di omicidi, ferimenti, pestaggi, minacce contro migranti e richiedenti asilo, fatti criminosi che da troppo tempo interessano il paese e l’intero continente europeo. In questo percorso di sangue vogliamo ricordare il 13 dicembre 2011, quando due senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, furono uccisi da Gianluca Casseri, altro nazifascista sostenitore e attivista di CasaPound.

Chi oggi parla di “gesto folle” è complice dello sparatore. Dietro questa vera e propria strategia terroristica si nasconde un progetto politico, che punta all’egemonia su fasce sociali stremate dalle politiche neoliberiste imposte dall’Unione Europea e realizzate dai governi nazionali.

Dentro il piccolo e feroce progetto nazi si intravede con chiarezza il grande progetto dei responsabili diretti del disastro sociale degli ultimi dieci anni di crisi.

Come giustamente scrive Giorgio Cremaschi in queste ore: “…. È il liberismo capitalista che ha fatto rinascere in Italia ed in Europa il fascismo. Anche questa non è una novità, dopo la crisi del 1929 i governi democratici tedeschi adottarono la politica dell’austerità e del rigore di bilancio e un insignificante gruppuscolo fascista sbeffeggiato da tutti conquistò il potere”.


Poche settimane prima dei fatti di Macerata l’economista Emiliano Brancaccio scriveva: “… Se ti dichiari antifascista, non puoi essere un ‘deflazionista’ che invoca nuove ondate di austerity e di privatizzazioni, sostiene le deregolamentazioni del lavoro e promuove la gara al ribasso dei salari e dei prezzi, perché proprio queste politiche favoriscono l’avanzata delle destre estreme …”
Queste sono le radici, il contesto, l’humus economico / sociale nel quale cresce la metastasi fascista, determinando fatti come quello di Macerata, di cui sono diretti responsabili governi e i governanti italiani e dell’Unione Europea degli ultimi anni, sino ad oggi.
Il nostro antifascismo – ben lontano dai rituali “istituzionali” e bipartisan che negli ultimi decenni hanno imbalsamato e distrutto un valore costituente della nostra Repubblica – è permeato di anticapitalismo, perché rintracciamo in questo nesso inscindibile tra mazzieri e politiche antipopolari la radice del male che torna ad infettare le periferie del nostro mondo, incattivite dalla mancanza di lavoro, casa, sanità e di quel sistema di protezioni sociali smantellato a favore di banche e potentati economico/finanziari.
Per questo chiamiamo a combattere insieme il fascismo e il capitalismo, attraverso una prassi sociale che coniuga l’antifascismo alla lotta per la giustizia sociale, per una società emancipata dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sulla Natura.

Sabato 10 febbraio, in concomitanza con la manifestazione nazionale indetta a Macerata, chiamiamo in piazza tutti i sinceri antifascisti, i lavoratori e tutti i soggetti colpiti dalla crisi, i sindacati di classe, le comunità e le associazioni di migranti e richiedenti asilo, il mondo della cultura e dell’associazionismo.

poterealpopolopisa@gmail.com www.poterealpopolo.org

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