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Potere al Popolo Pisa al fianco della lotta dei lavoratori Piaggio

Il conflitto contro dirigenza Piaggio e contratto nazionale firmato da Fiom Fim e Uilm sta crescendo in fabbrica e sul territorio. Da una parte abbiamo assistito al violento cambio di mano d’opera con l’espulsione di 50 contrattisti che avevano diritto a rimanere in azienda in base agli accordi del 2009, sostituiti da una leva di nuovi precari con ancora meno diritti, creando le condizioni di una “guerra fra poveri” funzionale al dominio aziendale.

Dall’altra l’applicazione del contratto sul “welfare aziendale” voluto dalla triplice sindacale viene utilizzato da Piaggio per mettere in discussione l’ultimo contratto integrativo e il premio di produzione. Altro terreno di scontro la sorte dei lavoratori impiegati come Part Time Verticali (PTV) per i quali l’azienda propone l’uscita e la loro trasformazione, aprendo la strada a possibili nuove espulsioni di mano d’opera. Tutti i contrattisti e i PTV vanno assunti immediatamente, senza sé e senza ma!

Siamo di fronte al solito atteggiamento di ricatto lavorativo e di arroganza di una dirigenza aziendale abituata, da governi e sindacati complici, a prosperare grazie a contratti vergognosi, ammortizzatori sociali, sgravi fiscali, rottamazioni, finanziamenti a pioggia, come gli ultimi 70 milioni versati a Piaggio dalla Banca Europea per gli Investimenti a sostegno di progetti di ricerca e di “rafforzamento della struttura finanziaria”.

Il nostro paese è tristemente noto per una classe “prenditoriale” che vive di contributi pubblici e di continui cedimenti sindacali. La FIAT è stato il caso più eclatante: dopo essere stata finanziata per decenni dallo Stato, l’azienda torinese ha portato il marchio all’estero producendo l’ultimo danno al nostro paese. Nell’ultima Relazione al Parlamento, il Presidente dell’Antitrust Roberto Rustichelli ha evidenziato l’enorme buco economico per il nostro paese a causa del trasferimento della sede fiscale di Fca (Ex FIAT) a Londra, nonché dal trasferimento della sede legale e fiscale in Olanda della società sua controllante.

Grazie alle direttive dell’Unione Europea, che i governi di centro sinistra e di centro desta applicano fedelmente, l’Italia si è trasformata in un immenso mercato di svendita delle aziende strategiche, comprate a prezzi stracciati da multinazionali europee, statunitensi e orientali.

L’unica strada per bloccare la devastazione del nostro patrimonio industriale è nazionalizzare le aziende che vivono di contributi pubblici, progettando nel contempo un piano industriale nazionale che salvaguardi i posti di lavoro, creando un mercato interno funzionale ai bisogni delle maggioranze, e non di famiglie di miliardari come Colaninno!

MARTEDÌ 16 LUGLIO L’USB HA INDETTO UNO SCIOPERO DI 8 ORE NEGLI STABILIMENTI DI PONTEDERA
E UN PRESIDIO IN VIA VOLTURNO 43 A PISA ALLE H. 9.30, DI FRONTE ALLA SEDE PISANA DI CONFINDUSTRIA.

POTERE AL POPOLO! PISA CHIAMA I LAVORATORI, I DISOCCUPATI, I PENSIONATI, GLI STUDENTI
A PARTECIPARE ATTIVAMENTE AL PRESIDIO DI FRONTE A CONFINDUSTRIA.
L’UNICA STRADA PER SCONFIGGERE I PADRONI È L’UNITÀ DEGLI SFRUTTATI!

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