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Roma. Resistere con Gaza

Basta torture nelle carceri Israeliane! Libertà per i prigionieri palestinesi!


Dall’inizio dell’aggressione genocida in atto a Gaza, oltre a 39.006 palestines3 uccis3 e a 89.818 ferit3, circa 54 palestines3 sono mort3 nelle carceri dell’occupazione israeliana a causa di torture, condizioni di detenzione disumane, abusi sistematici e attacchi deliberati.

Tra quest3, 36 erano prigionier3 di Gaza e 18 provenivano dai Territori Occupati.
Già il 16 dicembre 2023, l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) aveva annunciato di aver ricevuto rapporti inquietanti dal nord di Gaza su detenzioni di massa, maltrattamenti e sparizioni forzate di migliaia di palestines3, compres3 bambin3, per mano delle forze armate israeliane.
Molti, senza alcun riguardo per il sesso o l’età, sono stat3 costrett3 a spogliarsi, sono stati bendat3, ammanettat3 e fotografat3 in posizioni deliberatamente umilianti prima di essere trasportat3 in luoghi di detenzione sconosciuti. Queste pratiche non sono nuove.
Da decenni le autorità di occupazione israeliane usano sistematicamente la tortura come pratica repressiva. Attualmente, 3.400 palestines3 sono tenut3 in ostaggio per detenzione amministrativa ma la situazione è peggiorata da ottobre 2023 con 9.700 detenut3 in Cisgiordania e diverse migliaia a Gaza.

La continua impunità di cui gode Israele per questi crimini rende la comunità internazionale complice di questi atti.

In particolare, il governo Meloni ha svolto un ruolo di primo piano nel supporto alle pratiche repressive messe in atto dal progetto coloniale israeliano. Da marzo scorso, infatti, si trovano nelle carceri italiane Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh, con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale per presunte azioni di resistenza nei Territori Occupati.
In questo modo il governo italiano ha aperto a carico dei 3 palestinesi un procedimento penale per 270 bis, riconducendo tutte le forme di resistenza palestinese al terrorismo internazionale. Un modo per delegittimare e criminalizzare ogni tentativo di resistere ed esistere del popolo palestinese.

Rigettando queste accuse, aderiamo alla giornata internazionale di solidarietà con Gaza e l3 prigionier3 palestines3 e ci convochiamo il 3 agosto in piazza dell’Immacolata (San Lorenzo) alle ore 20.30 per chiedere:

-STOP AL GENOCIDIO, il cessate il fuoco permanente e immediato e la fine dell’occupazione

– la fine dell’uso della tortura e della detenzione arbitraria come pratiche di pulizia etnica

-la chiusura delle carceri israeliane

– la liberazione immediata di Anan, Ali e Mansour e di tutti i prigionieri palestinesi

ADERISCONO:

-API/Associazione dei palestinesi in Italia
-Comunità palestinese di Roma e del Lazio
-Comitato di solidarietà con la Palestina III Municipio
-Comitato con la Palestina nel cuore
-Movimento per il diritto all’abitare
-Cultura è Libertà
-Assopace Palestina
-Rete Romana di solidarietà con il popolo palestinese
-Collettivo Mabasta
-Palestinamo
-Bds Roma
-Nucleo do PT in Roma
-Comite Popular de luta Lula livre Italia.
-Rete dei Comunisti
-Potere al Popolo
-Cambiare Rotta
-Osa
-Circolo Gap
-Rifondazione Comunista Roma
-Palestra popolare San Lorenzo
-Sinistra Anticapitalista Roma
-Il circolo di San Lorenzo

 

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