Menu

Milano. Assemblea cittadina verso la manifestazione nazionale del 1° giugno contro il governo Meloni

Il 1° giugno a Roma portiamo in piazza la vera opposizione alle politiche di guerra, autoritarie e antipopolari del governo Meloni, reazionario, padronale e guerrafondaio, per una vera alternativa.

l genocidio impunito di Israele in Palestina, le missioni militari nel Mar Rosso, la guerra in Ucraina, i massacri in Congo e Sudan, i golpe in Sahel, le tensioni intorno a Taiwan, sono la manifestazione più evidente della centralità della guerra nella fase storica che ci troviamo a vivere.

L’Italia guidata dal Governo Meloni, con il consenso della finta opposizione euroatlantica, è pienamente a rimorchio di USA e NATO, in una spirale bellicista che ha pesanti ricadute anche sul “fronte interno”.

Così, mentre i soldi per armi e guerra ci sono sempre – con somma gioia delle imprese del settore, dalla Leonardo alla Fiocchi, passando per Beretta e RWM – quelli per rispondere ai bisogni delle classi popolari non si trovano mai.

Non si vogliono trovare per alzare salari sempre più da fame, per rafforzare una sanità e un’istruzione pubblica perennemente sotto attacco, per garantire un tetto sulla testa a fasce di popolazione sempre più in difficoltà a potersi permettere un affitto.

Il governo Meloni si appresta a fare riforme istituzionali reazionarie, l’Autonomia Differenziata e il Premierato, che distruggerebbero ciò che resta della Costituzione Antifascista.

Non si vogliono trovare per una vera transizione ecologica, così che proseguiamo supini alle volontà delle grandi imprese dell’energia, del cemento e della devastazione ambientale.

È l’economia di guerra, l’altra faccia socialmente devastante del piano inclinato verso la Terza Guerra Mondiale, ove ci spinge la follia delle classi dirigenti.

Un quadro sempre più reazionario e militarista che prosegue sulla strada tracciata da tutti i governi degli ultimi decenni (di destra, centro, sinistra o tecnici che fossero) e sono a tutt’oggi condivisa da gran parte delle forze che compongono il Parlamento italiano e quello europeo.

Se si vuole ribaltare il piano, se si vuole sconfiggere un’ultradestra che combina austerità liberista, autoritarismo dentro e guerra fuori, bisogna affrontare le basi materiali e politiche della sua forza.

Le forze da unire oggi sono quelle di tutte e tutti coloro che patiscono i colpi del “bipolarismo liberista”, con le sue alternanze nella stessa politica, e che hanno tutto da guadagnare dal rovesciamento di un sistema che ci sta portando all’abisso.

Con questi impegni, facciamo appello a chi non intende arrendersi, o rassegnarsi al meno peggio, per costruire un’ampia mobilitazione contro il governo Meloni, le sue politiche e il blocco di potere che rappresenta.

Gli studenti ovunque in rivolta per la Palestina e contro la guerra, l’ingiustizia e l’ipocrisia occidentali, ci dicono che è giunto il momento di agire. Ci vediamo in questi giorni in tutte le piazze e il 1° giugno a Roma.

Invitiamo organizzazioni e realtà sociale e politiche e tutte le persone che condividano l’appello, giovedì 23 maggio alle ore 19 in viale Monza 140 per confrontarsi e costruire anche da Milano la partecipazione alla manifestazione nazionale del 1° giugno.

GIU’ LE ARMI, SU I SALARI!

PALESTINA LIBERA!

Basta guerra, basta fascismo, basta sfruttamento! Palestina libera!

GIOVEDI’ 23 MAGGIO H:19,00

Viale Monza 140, Circolo familiare di Unità Proletaria

(pullman da Milano per manifestazione: 3386180938 solo whatsapp/sms)

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa
Argomenti: