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Bologna. Assemblea antifascista verso il 2 agosto

Assemblea pubblica antifascista verso il 2 agosto
: giovedì 21, ore 18 parco della Zucca
Il 2 agosto di quest’anno ricorrerà il quarantaduesimo anniversario della strage di Bologna. Negli ultimi anni sono arrivate conferme che non ci hanno sorpreso per nulla: la strage fu orchestrata e protetta dallo Stato, che utilizzò i fascisti come braccio armato per compierla.
Tutto questo in un contesto in cui si voleva definitivamente stroncare qualsiasi ipotesi che andasse fuori dai paletti imposti dall’occidente: il governo della Democrazia Cristiana e gli interessi atlantici della NATO di cui portava avanti gli interessi in funzione antisovietica.
Questo 2 agosto cade all’insegna di un momento molto difficile che stiamo vivendo: la competizione fra potenze è precipitata di nuovo con la guerra guerreggiata, che oggi si combatte in Ucraina alle porte dell’Europa. Una guerra che è stata sancita con l’invasione di Putin, ma che a ben vedere va avanti da almeno otto anni in quell’area grazie agli sforzi della NATO.
La stessa alleanza atlantica, infatti, conferma il suo ruolo di alfiere dell’imperialismo occidentale, con la guerra per procura portata avanti sulla pelle dell’Ucraina e con una strategia di riarmo e di preparazione alla guerra generalizzata, in cui il nostro paese riveste un ruolo di primo piano.
La strage di Bologna ci ricorda quale sia l’utilizzo che, sotto l’ombrello della NATO, viene fatto dei fascisti: da una parte spauracchio da sventolare; dall’altra parte, quando servono, braccio armato da adoperare o addirittura da riabilitare e coccolare come sta accadendo nella guerra di oggi con i nazisti del battaglione AZOV.
Oltre alle “nuove” verità sulla strage di Bologna, da qualche mese è stato confermato il ruolo del comando NATO di Verona dietro la strage del 1974 di Piazza della Loggia a Brescia e in generale dietro alla “strategia della tensione”.
Una vera e propria guerra che la NATO ha portato avanti contro qualsiasi forma alternativa di organizzazione sociale e a tutti i popoli che alzano la testa contro l’oppressore: negli anni ’70-’80 contro il movimento di classe, oggi contro i Curdi che vengono usati come merci di scambio per il suo allargamento mentre vengono lasciati a morire sotto le bombe di Erdogan, fino alle stragi naziste che si sono susseguite in Ucraina per tutelare l’interesse della NATO e della UE.
Vediamo un filo nero che si tende dal 1980 a oggi, nella strategia che da sempre le classi dirigenti occidentali portano avanti, utilizzando qualsiasi mezzo per tutelare i propri interessi senza farsi scrupoli ad armare fascisti per compiere stragi e riportare in vita i rigurgiti reazionari di questo sistema quando ne sente il bisogno. Per questo non possiamo che fare continuare la lotta per la verità della strage di Bologna nella lotta per la pace e contro questa guerra.
Per ricordare e rendere vivo questo 2 agosto, riteniamo che sia necessaria una discussione collettiva sulla giornata che sappia costruire una lettura politica diversa rispetto alla memorialistica portata avanti dalle istituzioni, da sempre silenti sulle ormai provate complicità dello Stato. Per questo chiamiamo un’assemblea pubblica di confronto il 21 luglio alle ore 18 al parco della Zucca

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