Dopo la discussione alla Camera senza nessuna opposizione, ora il ddl sicurezza 1660 passa per l’approvazione al Senato.
Un nuovo disegno di legge a firma Nordio, Crosetto e Piantedosi che inasprisce la criminalizzazione del dissenso e delle lotte sociale, contro chi lotta nei posti di lavoro, nelle piazze e in ogni quartiere per la giustizia sociale, l’ambiente, il diritto allo studio e alla casa, in totale continuità coi pacchetti sicurezza varati negli scorsi dieci anni da Minniti(PD) e Salvini(Lega).
Una riedizione più dura e severa di questi precedenti che mostrano la “faccia cattiva” di questa classe dirigente perché in una condizione particolare di escalation bellica all’esterno e una polveriera sociale all’interno del paese pronta ad esplodere, soprattutto alla luce del Piano settennale per la riduzione del deficit pubblico che prevede enormi tagli per indirizzare la trasformazione economica in funzione delle necessità belliche.
Un atto grave che arriva dopo un anno in cui anche a Bologna, in università e in tutta la città, abbiamo subito sulla nostra pelle una scellerata gestione dell’ordine pubblico volta a stringere, delegittimare e criminalizzare gli spazi di agibilità politica e organizzazione del dissenso: dalle dure lotte per salvare il parco Don Bosco alle mobilitazioni in Università in sostegno alla palestina e contro gli accordi UNIBO-NATO-ISRAELE, passando per la lotta per il diritto alla casa, la risposta è stata troppo spesso quella della repressione fatta di cariche a freddo contro studenti, giovani, lavoratori e abitanti del quartiere e denunce, che questo decreto va ad avallare, legittimare e standardizzare come pratica concreta di gestione nel paese e inasprire.
Non basta qualche emendamento per mitigare un disegno di leggere securitario e autoritario, scegliamo di scendere in piazza, di mobilitarci il 19 ottobre alle 16 in piazza Nettuno per il corteo cittadino contro il DL1660, e a partire da domani prenderemo posizione in università.
FERMIAMOLI!
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa