ASSEMBLEA PUBBLICA
DOMENICA 3 MARZO – ORE 15:30 – PIAZZA DELL’UNITÀ
Verso e oltre lo sciopero globale dell’8 marzo!
In pochissimi giorni l’appello “Non in nostro nome” lanciato da Donne De Borgata ha raggiunto centinaia di persone, collettivi, organizzazioni che hanno rifiutato il ruolo passivo e privilegiato in cui la classe dirigente e un certo femminismo mainstream, bianco e coloniale, vorrebbe relegarle per utilizzare le donne e le libere soggettività come giustificazione del genocidio del popolo palestinese e per dividere le donne tra serie A (le occidentali) e serie B (tutte le “altre”).
Questa presa di posizione collettiva chiara contro Israele e il genocidio del popolo palestinese e al fianco della resistenza palestinese, senza se e senza ma, mostra come le donne, le libere soggettività, le ragazze delle periferie, le studentesse, le precarie, le migranti, le disoccupate sanno bene da che parte stare e con forza sono pronte a rifiutare il pinkwashing e ogni strumentalizzazione.
Non abbiamo nulla da insegnare al popolo e alle donne palestinesi e arabe, che con la loro resistenza ci stanno mostrando tutte le contraddizioni del cosiddetto mondo libero e democratico in cui viviamo.
Vogliamo però che il valore che è emerso dal dibattito a partire da quell’appello si traduca in un momento di condivisione collettiva, dove approfondire, rafforzare e rilanciare insieme il nostro supporto alla resistenza palestinese, nelle prossime mobilitazioni per la Palestina, così come verso lo sciopero dell’8 marzo.
La Storia, infatti, ci insegna che da sempre le donne hanno lottato con determinazione contro le guerre: dal protagonismo nella Resistenza antifascista ai movimenti contro la guerra in Vietnam alle innumerevoli lotte di liberazione, le donne hanno sempre combattuto contro il colonialismo e l’imperialismo, contro la guerra, la militarizzazione e le conseguenze sociali del bellicismo.
Oggi è tempo, quindi, che le donne e le libere soggettività si schierino e agiscano con forza contro Israele e il genocidio in atto a Gaza.
Perché non potrà esistere liberazione femminile e di genere finché non sarà libera la Palestina!
Ci troviamo in piazza dell’Unità, domenica 3 marzo, alle ore 15:30, per discutere ed organizzarci!
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