MERCOLEDÌ 24 MAGGIO 2023 ALLE ORE 20:30 all’Officina del Popolo “Valerio Evangelisti” in via dell’Artigiano 11
Assemblea per una manifestazione per la terra contro la guerra: soldi ai territori non alle armi!
Mentre organizziamo la solidarietà concreta con le decine di migliaia persone colpite dall’alluvione, non possiamo stare zitti di fronte alle responsabilità che hanno portato all’ennesima “tragedia annunciata”, responsabilità che stanno tutte nella mancata risposta al cambiamento climatico, affrontato a occhi chiusi proseguendo con l’urbanizzazione sfrenata consentita da nuove leggi regionali disastrose, con la continua impermeabilizzazione del suolo, con la deregolamentazione del mercato immobiliare, con gli scarsi o mancati investimenti nella salvaguardia e manutenzione costante del territorio, con la logica del profitto anteposto agli interessi sociali. Tutto ciò fa del “sistema Emilia-Romagna” la regione con il più elevato dissesto idrogeologico d’Italia in cui il partito unico degli affari e del cemento continua a farla da padrone.
Il cambiamento climatico fa sì che eventi climatici “estremi” come quelli di Maggio saranno la nuova normalità, alternati a lunghe fasi invece di siccità. A Maggio si è mostrato in maniera lampante come dovrebbero cambiare le priorità che governano la nostra società. Le priorità dovrebbero essere opere diffuse di messa in sicurezza di argini e vie d’acqua, dovrebbe essere un’urbanistica adattata alle nuove condizioni, dovrebbe essere la messa a servizio delle risorse pubbliche per il soccorso. Però, il modello di sviluppo dell’Emilia-Romagna va nella direzione completamente opposta a quella auspicabile.
La nostra regione è la più inquinata d’Europa, la terza regione in Italia per consumo di suolo. Nella nostra regione si prosegue a costruire il Passante di Mezzo che allarga l’autostrada a 18 corsie. Sono le conseguenze di una regione governata da un grumo di interessi materiali capitanati dal PD che governano questa regione da decenni, con la copertura degli alleati “di sinistra” e “ecologisti” che mettono la tinta green su una gestione disastrosa. Un grumo di interessi che occupa anche lo spazio della cosiddetta “opposizione di destra”, che infatti sostiene tutti i grandi progetti, al limite con qualche balletto di facciata col governo nazionale.
Quello che mettiamo sotto accusa è un intero progetto di “sviluppo” che fa diventare la Pianura Padana un grande centro della logistica. Un progetto di “sviluppo” che deve continuare a espandere il traffico aereo. Un progetto di “sviluppo” che ha bisogno dei rigassificatori. Un progetto “di sviluppo” dal posizionamento del nostro paese dentro un blocco euro-atlantico che prevede più spesa militate e meno per i bisogni della popolazione.
Chiamiamo questa assemblea per costruire una mobilitazione regionale il 2 Giugno, nel giorno della Repubblica che viene trasformato anno dopo anno nel giorno delle forze armate. Una mobilitazione regionale per la nostra terra e per la Terra in generale, contro la guerra. Una manifestazione regionale per dire che la solidarietà non è solo spalare fango, ma anche esigere giustizia e verità per le vittime di questo modello “di sviluppo”.
Unione Popolare Emilia-Romagna
Potere al Popolo Bologna
Rifondazione Comunista Emilia-Romagna
Circolo Granma
Rete dei Comunisti Bologna
Cambiare Rotta Bologna
Osa Bologna
Potere al Popolo Emilia-Romagna
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