Secondo il Ministero della Difesa, “il 4 novembre si celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, [ricordando] l’Armistizio di Villa Giusti che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale”.
In un’epoca, come quella attuale, attraversata da guerre sempre più sanguinose in tante, troppe, parti del mondo con il rischio che la cosiddetta guerra mondiale a pezzi divenga guerra mondiale tout court, omettere che la guerra del 1914/18, una guerra totale voluta dalle potenze imperialiste, fu un’orrenda e inutile carneficina è un irricevibile insulto ai milioni di morti causati da quel conflitto e una falsificazione di quanto effettivamente accaduto.
Noi pensiamo che non ci sia alternativa alla pace, ieri come oggi. Chiediamo il cessate il fuoco immediato in tutti i teatri di guerra, che venga fermato il genocidio del popolo Palestinese, lo smantellamento delle basi militari nella nostra regione.
Nel 2025 l’Italia spenderà per la difesa quasi 32 miliardi di euro, 13 dei quali andranno ai produttori di nuove armi. Ingenti risorse sottratte alla transizione ecologica, alla sanità, alla scuola, ai trasporti. Un’economia di guerra che nega ai cittadini il diritto ai servizi e allo stato sociale.
Lunedì 4 novembre ore 17,00 in piazza Stesicoro a Catania. Presidio/Microfono Aperto.
Osservatorio contro la militarizzazione delle Scuole e delle Università
Aderiscono:
Associazione Comunista Olga Benario,
ANPI,
Catanesi Solidali con il
Popolo Palestinese, Catanesi Solidali con il Popolo Curdo,
Cobas,
Generazioni Future,
La Città Felice,
LHIVE, MSA-Movimento Siciliano
d’Azione,
Pax Christi,
PCI,
PCL,
PMLI,
Rete La Ragnatela, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana,
UGS,
USB
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