Il filo nero del fascismo e apparati dello Stato contro il movimento studentesco e di classe
Giovedì 11 dicembre, ore 16.30 a Spazio Ribelle (Piazzale Cuoco 7)
Introduce: Cambiare Rotta
Davide Bonfante – Rete dei Comunisti
Nico Vox – Potere al Popolo! (già militante di Lotta Continua)
Conclusioni: OSA (autori del recente “Fascisti contro le lotte studentesche. Conoscerli e combatterli, con l’antifascismo militante”)

In vista del corteo cittadino serale del 12 dicembre, a 56 anni dalla Strage di Piazza Fontana, vogliamo riprendere in mano collettivamente strumenti di lettura da una parte per ricucire i fili della storia di classe di questo paese, da tempo nascosta e negata e di cui siamo parte; dall’altra contestualizzare e comprendere le caratteristiche delle “classi dirigenti” italiane e la funzione dei fascisti come loro agenti contro il movimento dei lavoratori e degli studenti, per affermare la necessità dell’antifascismo militante.
Riaffermare oggi la verità storico e politica sugli anni di “guerra a bassa intensità” condotta dalla borghesia, dallo stato e dagli USA contro il movimento dei lavoratori, degli studenti e di classe nel nostro paese, utilizzando la manovalanza fascista e le stragi, non è quindi un esercizio accademico.
Oggi come ieri, dalle mobilitazioni del ’68 studentesco e dell’autunno caldo del ’69, l’unione dei settori sociali, di studenti e operai fa paura. Una nuova generazione allora trovò in quell’unione la forza di mettere in discussione gli equilibri esistenti e per questo venne scatenata la “guerra a bassa intensità”.
Oggi, in un contesto radicalmente diverso, la costruzione e l’emergere di un blocco politico e sociale che si è mobilitato con la parola d’ordine “Blocchiamo tutto!” e di cui l’unione di studenti e operai è una componente fondamentale, rappresenta (nuovamente!) una novità positiva che dobbiamo contribuire ad approfondire e che già viene attaccata, irrisa e censurata.
Il governo Meloni, un governo di veri e propri fascisti dentro pienamente subalterni ai diktat NATO e UE, che vedono nella guerra una opportunità per mantenere le proprie posizioni, non sta facendo attendere la risposta repressiva alla rottura degli argini della passività studentesca e sociale.
Non si tratta quindi di paralleli storici, ma di comprendere e inserire quanto accade oggi nel solco della storia della lotta di classe del nostro paese dove i fascisti hanno sempre avuto una (servile) funzione ben precisa. Sono quindi strumenti utili a comprendere e ad agire oggi.
In questo solco si inserisce il recente opuscolo di OSA a seguito dele numerose provocazioni volte a stroncare le lotte e imporre nuovamente la letargia tra gli studenti che hanno avuto recentemente luogo nelle scuole: “Fascisti contro le lotte studentesche. Conoscerli e combatterli, con l’antifascismo militante”.
Invitiamo al confronto tutti i giovani e gli studenti che in questi mesi stanno animando, al fianco della classe lavoratrice, le portentose mobilitazioni contro il governo del genocidio e della finanziaria di guerra, contro lo schifoso revisionismo storico che regna nei luoghi della formazione, e per dotarci nuovamente delle pratiche dell’antifascismo militante nelle scuole e nelle università come parte integrante delle lotte studentesche!
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