Giovedì 9 Giugno, alle ore 18:30, presso gli spazi del Civico 7 Liberato (Portici Galleria Principe di Napoli) presenteremo l’iniziativa “La Colombia tra terrorismo di Stato e possibilità di cambiamento”.
Interverranno Indira Pineda (Sociologa, ex Responsabile dell’Icap – Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos- per l’Italia); Maurizio Coppola (Coordinamento Europeo dell’Assemblea Internazionale dei Popoli); Giovanni Di Fronzo (Affari Internazionali della Rete dei Comunisti). Introdurrà Vincenzo Morvillo (Redazione Contropiano).
Il dibattito sarà preceduto dalla proiezione di una video-inchiesta, dall’emblematico titolo: “Matarife- Un genocida innombrable” (Il Macellaio-Un genocida innominabile); titolo riferito all’ex Presidente della Colombia, Álvaro Uribe Vélez, in carica dal 2002 al 2010. Successivamente senatore, Uribe si è poi dimesso nel 2018, a causa di numerosi procedimenti giudiziari a suo carico, ma è ritenuto tuttora il vero dominus del Paese sudamericano.
La serie, trasmessa su Telegram, Youtube e Whatsapp per evitare rischi di censura sui canali tradizionali, è stata ideata dallo scrittore, giornalista e avvocato penalista colombiano, Daniel Mendoza Leal.
Basata su inchieste e ricostruzioni giornalistiche, è stata prodotta dall’attrice britannica Emma Thompson ed è divenuta un caso editoriale, che ha scosso dalle fondamenta il potere colombiano
Mai neanche nominata dalle televisioni, in rete è diventata un fenomeno virale. Obiettivo del suo ideatore, è dimostrare i legami del narco-paramilitarismo, della corruzione e dei potentati economici, con l’ex Presidente Uribe e la sua cerchia, da oltre 30 anni.
Tra le varie accuse e i tanti crimini imputati al cosiddetto “sistema uribista”, va ricordato che il governo del Matarife si macchiò, tra il 2002 e il 2008, dell’orrendo scandalo dei “falsi positivi”. Scandalo che coinvolse numerosi membri dell’ Esercito Nazionale , ritenuti responsabili di una rilevante serie di omicidi extragiudiziali commessi ai danni di civili innocenti, fatti passare per guerriglieri uccisi in combattimento. Una strage, perpetrata nel quadro del conflitto armato, in atto dal 1964, tra truppe regolari, Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e corpi paramilitari finanziati dal narcotraffico, e organici al “sistema uribista”.
I paramilitari delle Autodefensas Unidas de Colombia (AUC) di estrema destra, fungevano, in pratica, da forza ausiliaria dell’esercito governativo “utilizzata per diffondere il terrore e sviare i sospetti sulle responsabilità delle forze armate, nella violazione dei diritti umani durante il conflitto”, secondo quanto dichiarato da Amnesty International. I paramilitari, infatti, sono ritenuti, dalle Nazioni Unite, responsabili dell’80% dei crimini e dei massacri commessi durante la guerra civile.
Guerra civile -quella tra Farc ed Eln da una parte e forze governative e paramilitari dall’altra- durata oltre cinquant’anni, e che avrebbe dovuto chiudersi nel 2016.
Ma il governo colombiano -il cui sponsor principale restano gli Stati Uniti grazie all’intercessione criminale di Uribe- da quel momento, ha infranto più volte l’accordo di pace, trucidando diversi militanti comunisti appartenenti alle Farc.
Il sistema di potere Uribista, comunque, potrebbe finalmente rompersi, grazie all’affermazione elettorale di Gustavo Petro, ex-guerrigliero del M-19, candidato Presidente per lo schieramento di sinistra del Pacto Historico, alle elezioni in corso.
Petro infatti, che al primo turno del 29 Maggio scorso ha ottenuto oltre il 40% dei consensi, si presenta al ballottaggio contro il candidato di destra, Rodolfo Hernández, che ha incassato più del 28%, decisamente favorito.
Come Rete dei Comunisti, all’interno della campagna nazionale in solidarietà con l’America Latina, abbiamo sostenuto, sin da subito, la sfida elettorale del Pacto Histórico. Una coalizione progressista che ha saputo dare degna rappresentanza politica al profondo desiderio di cambiamento della popolazione colombiana.
Continueremo, pertanto, anche in queste settimane, a sostenere la campagna presidenziale.
Con Gustavo Petro e Francia Márquez. Con il Pacto Histórico!
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