Siamo quelli che sono sopravvissuti al Mediterraneo e alla Rotta Balcanica, che scappano da fame, guerre, catastrofi ecologiche, dal saccheggio delle nostre terre, dagli effetti delle vostre politiche neocoloniali e delle vostre multinazionali.
Siamo i vostri braccianti, i vostri operai, i vostri badanti, i vostri facchini, i vostri negozianti.
Siamo la vostra ricchezza!
Siamo quelli che dormono nei ghetti dei campi, che dormono per strada, che non trovano casa, che pagano affitti stellari.
Guardati dall’alto in basso, trattati in modo razzista.
Siamo le donne, anche noi lavoratrici e costruttrici di questo paese, che ai vostri occhi appaiono solo come corpi da abusare, sfruttare, violentare. Siamo le madri, le sorelle, le figlie anche di questo paese.
Siamo quelli che non hanno i documenti, che non accedono al sistema sanitario, che si infortunano di più, che muoiono di più. Quelli che non hanno rappresentanza politica, che non possono votare, quelli di cui parlano male al bar e al tg, carne da campagna elettorale.
Non siamo animali, non siamo criminali, non vogliamo farvi pena: siamo solo in cerca di una vita migliore, siamo lavoratrici e lavoratori.
Come avete fatto voi. Come fate voi quando ancora oggi emigrate perché questo paese non assicura un futuro decente a nessuno.
Abbiamo visto morire a Cutro tanti come noi.
91 persone, tanti bambini, a dieci metri dalla costa, per la criminale scelta di non intervenire. Abbiamo provato rabbia, dolore. Perché era prevedibile, era evitabile. Cutro rappresenta il fallimento delle politiche migratorie italiane ed europee degli
ultimi trent’anni.
Si prova a fermare gli sbarchi pagando criminali libici, appaltando ai campi di concentramento la
gestione della frontiera, cercando di impedire alle ONG di salvare vite.
Ma tutto questo non serve.
Salvini e Meloni avevano promesso meno sbarchi, hanno preso voti sull’odio e la paura, ma gli sbarchi continuano e continueranno. Finché l’alternativa sarà fra morire e provarci, ci proveremo sempre.
Ma il fallimento coinvolge anche il sistema di “accoglienza”.
Lampedusa è al collasso, i centri non funzionano, non ci sono processi di integrazione. Il sistema nega i documenti e produce clandestinità per rendere i migranti più ricattabili, docile forza lavoro, disposta ad accettare qualsiasi condizione pur di avere un pezzo di carta, come avviene nelle campagne del Sud Italia e nelle fabbriche del Nord.
I soldi dell’accoglienza non vanno ai migranti ma a far ricche aziende e cooperative italiane.
In tutto questo l’Unione Europea si accorda con la Turchia del dittatore Erdogan, finanzia Frontex, un’operazione militare che mira a pattugliare i confini, e con gli accordi di Dublino impedisce ai migranti di circolare.
È venuto il momento di dire basta a tutto questo. Siamo cinque milioni. Abbiamo una forza incredibile.
Molti di noi sono in Italia già da anni, lottano, studiano, si organizzano, ottengono piccole e grandi vittorie.
È tempo di mettere insieme le comunità sul territorio, la rete di associazioni, di sindacati, di organizzazioni politiche che vogliono una gestione diversa delle frontiere e delle migrazioni.
Abbiamo un’emergenza: impedire al Governo Meloni di varare l’ennesimo decreto assassino, che toglie la “protezione speciale”, uno dei canali fondamentali per chi scappa dai conflitti e dalla fame, e va creare ancora più clandestinità e guerra fra poveri.
Ma da questa emergenza vogliamo partire per rivendicare tutto quello che spetta alle classi popolari che in questi anni di crisi si sono impoverite mentre ricchi, speculatori e multinazionali si sono arricchiti sulle nostre spalle.
Vogliamo una mobilitazione che metta al centro i diritti di tutte e tutti quelli che oggi vengono esclusi.
Perché, anche se ci vogliono dividere, noi abbiamo tutti gli stessi problemi di casa, salario, lavoro, servizi sociali, trasporti, scuola e sanità. Uniti possiamo essere una forza!
MANIFESTAZIONE NAZIONALE IL 28 APRILE A ROMA!
FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE!
Alle 15.00 in Piazza Esquilino
No al Decreto del Governo Meloni;
Basta accordi del Governo italiano con la Libia;
Basta guerra alle ONG che operano salvataggi;
Vie di accesso legali e corridoi umanitari;
Per una politica di pace: stop alla vendita di armi e alla partecipazione italiana ai conflitti, sì alla cancellazione del debito per i paesi del sud del mondo;
Perché i soldi dell’accoglienza non vadano in sprechi e speculazione, ma siano usati per inclusione e formazione;
Contro i tagli al reddito di cittadinanza, per una sua estensione;
Vogliamo la regolarizzazione dei braccianti, dei facchini, dei rider, degli operai e di tutte le lavoratrici e lavoratori immigrati;
Vogliamo controlli più rigorosi alle aziende, al fine d’impedire il caporalato e lo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori tutti.
Movimento Migranti e Rifugiati Napoli
Unione Sindacale di Base – USB
Ex OPG – Je so’ Pazzo
Potere al Popolo
Iuventa Crew
Sea Watch
RESQ – People Saving People
USB Lavoro Agricolo
USB Migranti
Associazione Senegalesi di Napoli
Associazione maliani “Yelimanè Dagakanè”
Rete Nazionale Lavoratori Domestici
Associazione Immigrati di Pianura e dintorni
Associazione dei Togolesi di Torino
Associazione dei Maliani di Torino
Associazione tunisini di Verona
Associazione dei Senegalesi a Torino – AST
Associazione Congolese di Torino
Associazione Ivoriani e fratelli di West Africa ( AIFWA) di Pescara
Associazione italo-africana dei lavoratori agricoli
Associazione Lavoratori Immigrati Senegalesi ( ALIS) Abruzzo
Associazione Immigrati di Pordenone
Collettivo Antirazzista Italiano – CAI
Archivio delle Memorie Migranti – AMM
Mediterranea Pescara
Movimento Italiani Senza Cittadinanza
UNIRE – Unione Nazionale Italiana per Rifugiati ed Esuli
Baobab Experience
YaBasta! – Nova Koinè
Smallaxe
JVP Sri Lanka comitato in Italia
Circulo de estudio Habla Mujer
Sagakanè
Collettivo Autorganizzato Universitario – CAU
Rete 21 marzo – Mano nella mano contro il razzismo
Amsterdam City Rights
Here to Support, Amsterdam
Rete Antirazzista Fiorentina
Casa dei Diritti dei Popoli – Toscana
Black History Month Florence
Firenze città aperta
Anelli Mancanti Firenze
Movimento per il diritto all’abitare
Movimento civile Umani per r-esistere Firenze
CSOA Lambretta
Our Voice
Associazione Insieme
Associazione Il nostro futuro
Black Lives Matter Roma
Terra e Libertà
Genova City Strike
Ex gran ghetto -Torretta Antonacci
Free Africa
QuestaèRoma
Centro Internazionale Crocevia
Sportello sociale per i diritti Verona
Associazione la kasbah
Associazione osb
Equipe Multidisciplinare sopravvissuti a tortura
Sportello sociale per I diritti Verona
Orizzonti in libertà odv
Le Veglie contro le Morti in Mare
Associazione Immigrati di Pordenone
STOP BORDER VIOLENCE
Forlì città aperta
Rete Antirà Roma
Friday For Future Napoli
Move to resist
Casa del Popolo di Pozzuoli
Casa del Popolo Estella Di Torino
Casa del Popolo Casalbruciato
Associazione Layout Magazine
Collettivo 1 maggio 1934
Associazione culturale terra dei morgeti, San Giorgio Morgeto
Comitato Antirazzista 5 luglio FERMO
Rete Solidale Pordenone
Faenza Multietnica
black history month Faenza
BDS Torino
Mezzocannone Occupato Napoli
Laboratorio Insurgencia Napoli
Be woke Italia
Il Ponte d’incontro 3.0 APS
Stap Verder , Amsterdam
Migreat
FNV Migrants All’interno (IMA)
FNV Migrant Domestic Workers Union, Amsterdam
Artisti Resistenti Roma
Associazione culturale “Kalibreria”
Studenti Autorganizzati Campani
Gruppo Melitea
Onlus Nessuno Escluso
(in aggiornamento…)
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