VERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 1° GIUGNO CONTRO IL GOVERNO MELONI
VENERDÌ 24 MAGGIO ORE 17:30 LARGO CIRO MENOTTI ASSEMBLEA A PISA
Interverranno:
– Matteo Di Fiore, Potere al Popolo!
– Rajeh Zayed, Unione Democratica Arabo Palestinese
– Paolo Di Vetta, Movimento per il diritto all’abitare
– Jose Nivoi, Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali
– Camilla Diurno, Cambiare Rotta
-Cinzia Della Porta, Unione Sindacale di Base
Il genocidio di Israele in Palestina, le missioni militari nel Mar Rosso, la guerra in Ucraina, i massacri in Congo e Sudan, i golpe in Sahel, le tensioni intorno a Taiwan, sono la manifestazione più evidentedella centralità della guerra nella fase storica che ci troviamo a vivere.
L’Italia del Governo Meloni, con il consenso della finta opposizione euroatlantica, è a rimorchio di USA e NATO. Non solo è complice del genocidio a Gaza, non solo guida la Missione Aspides contro gli Houthi, ma aumenta le spese militari, in ossequio all’obiettivo del 2% del PIL fissato dalla NATO.
I soldi per armi e guerra ci sono sempre, quelli per rispondere ai bisogni delle classi popolari non si trovano mai, per salari, sanità e istruzione pubblica, casa, così per una vera transizione ecologica.
Contro l’economia di guerra verso la Terza Guerra Mondiale, ove ci spinge la follia delle classi dirigenti.
Politiche che toccano anche Pisa, con l’accordo bipartisan tra Sindaco Conti e “opposizione”
del PD, uniti nel sì ad una nuova base militare in città dal costo di 190 milioni di €, come se non bastassero la base USA di camp Darby, l’aeroporto militare, le caserme dei parà, i battaglioni speciali dell’esercito che, insieme all’impegno della ricerca pubblica (CNR) e universitaria nelle tecnologie dual use, hanno trasformato i nostri territori in una piattaforma di lancio di operazioni militari, armi, tecnologia e conoscenza funzionali alla guerra.
Contro queste politiche di guerra e miseria occorre costruire un fronte del rifiuto e della lotta contro il sistema di guerra partendo da questi punti cardine:
• Stop al genocidio in Palestina e sostegno alla Resistenza palestinese, per la sconfitta
del colonialismo e dell’apartheid israeliano;
• Basta guerra, armi e riarmo. Uscita dell’Italia dalla NATO Stop all’invio di armi
all’Ucraina, cessate il fuoco, negoziato.
• Rovesciamento del liberismo e dell’austerità, promossi da UE e governi italiani.
• Fine dello stato di polizia
• Fermare la strage continua contro i lavoratori
• NO alla “guerra interna” ai poveri ai lavoratori e ai pensionati
• Contro l’ imbavagliamento della stampa, l’attacco alle libertà democratiche e al diritto di sciopero. No al premierato, Autonomia Differenziata e attacco alla Costituzione.
• Contro sfruttamento del suolo e grandi opere
• Contro l’attacco al diritto all’aborto, ogni discriminazione di genere, di classe e di
razza.
Con questi impegni, facciamo appello a chi non intende arrendersi, o rassegnarsi al meno peggio, per costruire un’ampia mobilitazione contro il governo Meloni, le sue politiche e il blocco di potere che rappresenta.
Gli studenti ovunque in rivolta per la Palestina e contro la guerra, l’ingiustizia e
l’ipocrisia occidentali, ci dicono che è giunto il momento di agire.
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