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Pisa. Chi ha paura di chi? DL Sicurezza 1660 e conflitto politico/sociale in Italia

Sabato 25 gennaio 2025

Sala conferenze del circolo agorà, Via Bovio 19 – Pisa

Chi ha paura di chi?

DL Sicurezza 1660 e conflitto politico/sociale in Italia

  1. 17.30 Incontro dibattito

Francesca Trasatti (Avvocatessa – Potere al Popolo)

Paolo Di Vetta (Mov. di lotta per la casa Roma)

Nunzio D’Erme (Osservatorio Repressione)

Alessandra Benvenuti (USB Piaggio)

Student3 per la Palestina Pisa

Ore 20.oo cena sociale di autofinanziamento

Menù: pasta corta ai broccoletti, lonza di maiale al sidro con le mele, dessert – costo minimo 15 euro

Per prenotazioni chiamare 050500442 – 3483474691

Comunicateci anche se siete celiaci o vegetariani, prepareremo piatti per voi.

ore 21.30 proiezione del film “Pensando ad Anna”, tratto dal libro “Correvo pensando ad Anna” di Pasquale Abatangelo. Alla proiezione sarà presente l’autore del libro.

Il Decreto Legge (DL) 1660 desta profonde preoccupazioni, rappresentando un grave pericolo per la nostra libertà di parola, manifestazione e dissenso, fuori e contro gli stessi principi costituzionali.

Siamo di fronte a disposizioni che configurano un vero e proprio stato di polizia, sia per i privilegi e le coperture che offre a chi indossa una divisa, sia perché lega l’introduzione dei nuovi reati direttamente al disagio sociale, aumentando le pene per diverse forme di protesta.

La dura repressione delle recenti manifestazioni di sdegno per la morte di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni ucciso lo scorso 24 novembre dai carabinieri, e’ stata occasione per le forze di governo per pigiare sull’acceleratore dell’approvazione del DDL, mentre la falsa opposizione chiede più fondi per l’assunzione di altri agenti delle forze dell’ordine, in un paese che si caratterizza in Europa per la maggior percentuale di agenti di polizia rispetto al numero di abitanti.

in un contesto di crisi economica galoppante, di coinvolgimento bellico in Medioriente e in Ucraina su pressione della NATO e della UE, i governi rispondono ricorrendo alla repressione per far tacere qualsiasi dissenso contro guerre e crisi.

Il DDL prevede nuovi reati, circostanze aggravanti ed estensione di pene già esistenti, attaccando precise categorie sociali: i cosiddetti “eco-vandali”, manifestanti, chi lotta per la casa, senzatetto, attivisti sociali, immigrati, detenuti nelle carceri e nei CPR, rom e sinti, e tutti coloro che non si adeguano al modello di città-vetrina e “decoro urbano”. Anziché destinare investimenti pubblici al sostegno delle categorie sociali più deboli, il Governo Meloni sceglie ancora una volta di reprimerle, isolarle ed espellerle dalle città.

La martellante narrazione allarmista dei mass-media accompagna e legittima questa nuova legislazione repressiva. I dati statistici degli ultimi anni dimostrano invece un calo significativo di reati di vario genere, facendo venire meno la condizione di “emergenza” con cui da anni si giustificano i decreti-sicurezza. Anche i conflitti sociali e sindacali sono attualmente assai più circoscritti che in passato. Di fatto, non esistono nel paese delle vere emergenze sul piano dell’ordine pubblico, a differenza del durissimo scontro politico e sociale degli anni ‘70.

Nonostante l’evidenza di questi dati statistici le carceri scoppiano di detenuti, le pene aumentano e il numero di poliziotti pro-capite in Italia rimane il più alto in assoluto in Europa.

Rete dei Comunisti – Pisa

Cambiare Rotta, Organizzazione giovanile comunista – Pisa

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