Verso le mobilitazioni antimilitariste di autunno. Martedi 19 settembre (ore 17.30 alle Logge dei Banchi) dibattito con:
Leonardo Bargigli, Univ. di Firenze
Carlo Formenti, politologo e saggista
Davide Sicca, “Movimento contro la base né a Coltano né altrove”
Mauro Casadio, Rete dei Comunisti.
Al dibattito sono invitate le realtà politiche, sociali, sindacali e studentesche impegnate nelle mobilitazioni contro la guerra.
La guerra in Ucraina e’ destinata a rimanere inscritta nella Storia come il conflitto che ha formalizzato l’ingresso dell’umanità in una nuova fase della competizione tra poli imperialisti e grandi potenze economiche cresciute dopo l’89, smentendo clamorosamente la balzana teoria della “fine della storia”: La vecchia talpa ha scavato a fondo e, come sempre, e’ riemersa in forme uniche ed originali.
La sostanza che spinge il nuovo che avanza ha invece radici profonde, facilmente rintracciabili per chi rifugge letture geopolitiche o, peggio ancora, orientate dagli opinion maker di regime.
Il multipolarismo, ben prima del conflitto ucraino, ha iniziato a sostituire l’unipolarismo imperialista a dominanza statunitense, come emerge con chiarezza anche dall’ultimo summit BRICS di Johannesburg di fine agosto. Il dominio occidentale durato oltre un ventennio in seguito al crollo del muro di Berlino ha solo rinviato l’appuntamento con i limiti intrinseci del capitalismo.
Sono venuti al pettine tutti i nodi di una crisi del suo modo di produzione, in forme uniche e senza precedenti rispetto alla storia di questa formazione economico/sociale.
Come in altre fasi, l’imperialismo occidentale risponde alla propria crisi con la guerra, sociale ed economica all’interno dei propri confini e guerreggiata contro i competitor esterni.
Di questa crisi, delle sue caratteristiche strutturali, abbiamo avuto modo, come Rete dei Comunisti, di riflettere ed agirvi al suo interno attraverso un lungo percorso di analisi e conflitto politico, sindacale e sociale.
Si tratta ora di capire qual è il punto di fase al quale e’ giunta, al fine di utilizzare al meglio le armi della critica per tentare di capovolgere i rapporti di forza tra le classi praticando, in un paese facente parte del polo imperialista europeo come l’Italia, la parola d’ordine della “guerra alla guerra”.
I comunisti si sono sempre avvalsi di questi profondi sconvolgimenti per far valere le proprie ragioni e dare una “spinta” alla Storia, che oggi per noi significa lavorare per il Socialismo del XXI Secolo, che si riaffaccia con forza ed in forme spurie in vari paesi e continenti.
Tenteremo, con un ciclo di incontri che parte da Pisa il 19 settembre, di affrontare alcune sfaccettature di un tornante storico che ripropone i temi appena accennati in queste poche righe, avvalendoci di relatori che nel loro lavoro di analisi hanno focalizzato l’attenzione sia sulle differenze tra i soggetti oggi in conflitto, dalle trincee ucraine al mar cinese, sino al continente latinoamericano, sia sulle caratteristiche dei Socialismi “imperfetti” oggi presenti in vari paesi e continenti e sulle possibili forme della transizione in Occidente. Ci avvarremo anche dell’esperienza di lotta contro la militarizzazione dei territori, come parte inscindibile e imprescindibile della riflessione militante. Contributi che ci auspichiamo utili ad alimentare quella riflessione strategica che, sola, può orientare i comunisti nella lotta a morte contro l’imperialismo.
Promuovono l’iniziativa:
Rete dei Comunisti / Cambiare Rotta – Organizzazione Giovanile Comunista
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