21-22 settembre presso la Villetta (via degli Armatori, Garbatella)
Amnesty International Italia, Assopace Palestina e il Movimento degli Studenti Palestinesi in Italia* presentano _”Beit Al Falastini”_, in arabo “la casa palestinese”, un evento dedicato alla scoperta della cultura palestinese attraverso l’arte e la cucina.
“Beit Al Falastini” esprime un concetto che racchiude l’obiettivo principale di questa due giorni di dibattiti e cultura: trasmettere, a chi verrà, l’emozione di entrare all’interno di un’abitazione palestinese, scoprendone sfumature e tradizioni.
Il festival intende offrire una prospettiva diversa sulla Palestina, andando oltre la narrazione di uno Stato caratterizzato da occupazione militare e violenza.
In particolare, il 21 e il 22 settembre – presso la Villetta Social Lab di Roma, nel cuore della Garbatella – si svolgerà il Festival dedicato alla tradizione, alla musica e al cibo palestinese, con due giorni di incontri, dibattiti, film, musica, danze, Henné e degustazioni, dal tè alla menta a rappresentazioni della “dakba”, una delle principali danze popolari della tradizione palestinese! Gli ulivi della Villetta Social Lab ci ricorderanno la nostra terra.
Nella prima giornata, il 21 settembre, ci saranno – tra i vari ospiti – lo scrittore e giornalista palestinese Ramzy Baroud, direttore del Palestinian Chronicle, che presenterà il suo libro “L’ultima terra”.
A seguire, si confronteranno in un dibattito aperto il prof. Triestino Marinello dell’Università John Moores di Liverpool e Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina; e ancora, la proiezione di due documentari: “Mate Superb” di Hamdi Alhroud e “Ave Maria” di Basil Khalil.
La seconda giornata, venerdì 22 settembre, ospiterà invece Federica Stagni, AssopacePalestina, e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, che discuteranno sul libro “Dieci miti su Israele” di Ilan Pappé.
Subito dopo ci allieterà l’eccezionale presenza dell’artista ZeroCalcare moderata da Diletta Ballotti, attivista digitale: si parlerà del rapporto tra arte e resistenza insieme ad una rappresentante dei ragazzi di Gaza FreeStyle.
Inoltre, saremo accompagnati dai ritmi frizzanti di Dj Mary.
In questo viaggio attraverso la cultura palestinese, il festival “Beit Al Falastini” si propone di conoscerne più da vicino ricchezze e peculiarità.
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