Ci sono alternative alla gabbia dei Trattati europei?
Un momento di confronto organizzato da Potere al Popolo alla vigilia delle elezioni europee
Roma, sabato 18 maggio, ore 10-14.00 presso la Casa del Popolo , via Satta 39 (Casalbruciato)
L’Unione Europea non è l’Europa, ma è una costruzione istituzionale fondata sui trattati intergovernativi, controllata dalle banche e dalle multinazionali in funzione dei loro interessi particolari nella competizione globale. Questa sovrastruttura istituzionale sta determinando le scelte e le sorti dei diversi Paesi Europei. Nel nostro, tali effetti sono sempre più evidenti e i governi nazionali trovano nella UE un valido alleato per imporre politiche liberiste e antipopolari, come la riduzione dei salari, l’aumento della precarietà del lavoro, della disoccupazione e dell’età pensionabile, la divisione del paese in regioni ricche e regioni povere, la privatizzazione dei servizi sociali. E’ un processo che, con il pretesto del debito pubblico, sta producendo un trasferimento enorme di ricchezza dai ceti più poveri e medi ai ricchi, alle banche e alle multinazionali.
Su queste basi e con questi obiettivi è stata imposta all’Europa una Unione Europea del tutto asservita al grande capitale, antipopolare, antidemocratica e con ambizioni internazionali, come confermato dal recente Trattato di Aquisgrana tra Francia e Germania.
Occorre cominciare a pensare, discutere ed agire per una alternativa a tutto questo. In diversi Paesi Europei stanno crescendo e si organizzano forze popolari che si oppongono a queste politiche che penalizzano i ceti popolari, anche se con proposte di percorsi ancora non del tutto convergenti,
Potere al Popolo ha espresso chiaramente una posizione favorevole alla rottura dei trattati europei, ma intende procedere verso un approfondimento della discussione e della ricerca di alternative finalizzate alla costruzione di una vera alternativa fondata sui popoli, i movimenti sociali, la solidarietà internazionalista.
Alcune indicazioni alternative vengono dal documento di Lisbona ed ancora più nettamente dalla “France Insoumise” , che prospetta una modifica radicale dell’attuale UE sulla base di un piano A, e che prevede un piano B di rottura, se dovesse verificarsi l’impossibilità di attuare queste modifiche
Per avviare l’approfondimento di queste tematiche Potere al Popolo propone un incontro durante il quale confrontarsi pubblicamente sulle alternative e sui percorsi possibili.
Sabato 18 maggio, ore 10.00 -14.00 a Roma
Ne discutiamo con Domenico Moro, Franco Russo, Paola Palmieri, Giorgio Cremaschi, Ignasi Bernat (Cup)
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