Stop al genocidio del popolo Palestinese e all’aggressione al Libano
La crisi profonda e storica dell’imperialismo occidentale ormai si sta manifestando in molti modi: con l’emergere dei BRICS+ come area economica alternativa, con l’aggressività della NATO che va incontro ad una sconfitta in Ucraina e con l’incontrollabilità del governo di Israele che sta portando il mondo alla guerra in modo consapevole.
La criminalità dello Stato coloniale israeliano emerge dal genocidio perpetrato da decenni nei confronti del popolo palestinese, dall’aggressione al Libano periodicamente invaso e bombardato e dall’attacco all’Iran con la speranza implicita di coinvolgere il mondo in un conflitto che è destinato storicamente a perdere.
Dietro la logica israeliana del “cane pazzo” sembra emergere anche una visione messianica in cui Israele – una potenza nucleare – è disposta a tutto pur di non cedere né un metro di territorio né la sua deterrenza militare verso i paesi della regione e nelle relazioni internazionali con il resto del mondo.
Netanyahu sta innalzando lo scontro con l’ONU accusandolo di essere un covo di antisemiti, vietando di portare cibo ai palestinesi tramite l’UNRWA, agenzia umanitaria dell’ONU, e attaccando le postazioni del contingente dell’Unifil in Libano.
Siamo di fronte ad una spinta alla guerra generalizzata sempre più evidente. Non basteranno gli spot elettorali di Trump per nascondere questa realtà che vede il Medio Oriente in prima fila, ma che ci riguarda direttamente come paese della NATO, collocato al centro del Mediterraneo a due passi dai drammatici scenari bellici, alleato sul piano politico, militare ed economico con Israele.
Se al primo posto va messa la solidarietà al popolo palestinese e libanese, la funzione dei comunisti, delle forze coerentemente di sinistra e democratiche nel nostro paese è quella di far capire alla nostra popolazione il rischio a cui ci sta esponendo l’avventurismo dello Stato di Israele e dell’Euroatlantismo che ormai sono in grado di proporre solo scenari di guerra.
Mobilitarsi contro il genocidio dei palestinesi e schierarsi a fianco della loro resistenza
Rendere consapevole la nostra popolazione dei rischi di guerra
Verso la manifestazione nazionale del 30 Novembre a Roma
Ne discutiamo con:
-Sergio Cararo (Contropiano)
-Igor Camilli (Patria Socialista)
-Walter Tucci (Partito Comunista Italiano)
-Bruno Papale (Comitato solidarietà Palestina III municipio)
-Beatrice Gamberini (Potere al Popolo)
-Vito Scalisi (ARCI Roma)
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