Mercoledì 28 giugno, dalle ore 17:00, piazza dell’Immacolata – San Lorenzo (Roma)
Intervengono: Vauro Senesi, Moni Ovadia (lista in aggiornamento)
Al termine del dibattito, spazio alla musica dal vivo con la partecipazione di Kento, Enrico Capuano (lista artisti in aggiornamento) e alla socialità. Saranno presenti in piazza gli stand della Red Star Press e di altre associazioni aderenti.
Aderiscono: Comitato Pace e non più Guerra, Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia (CRED), Redazione di altrenotizie.org, Contropiano.org, Patria Socialista, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Cambiare Rotta, Osa, Rete dei Comunisti, Partito Comunista Italiano, Unione Sindacale di Base, NOI – Nuovo ordine internazionalista, Associazione Naz. di amicizia Italia-Cuba, Comunità Palestinese Roma e Lazio, Comitato di Solidarietà con la Bielorussia, Rete NO WAR (lista in aggiornamento)
Dall’inizio dell’intervento russo in Ucraina i nostri Governi, seguendo pedissequamente le indicazioni della NATO, non hanno mai cercato una strada per una pace stabile, giusta e duratura, ma hanno piuttosto soffiato sul fuoco del conflitto facendo diventare l’Italia parte integrante di esso fornendo sempre più armamenti all’esercito ucraino.
Questa politica, però, non è quella che vuole il popolo italiano che pur dopo un anno e mezzo di propaganda ed informazione a senso unico continua a maggioranza ad esprimersi contro l’invio di armi.
Proprio per questo motivo vogliamo lanciare una iniziativa unitaria che veda il popolo ribadire la sua assoluta contrarietà all’invio di armi, e vogliamo farlo con una serata di piazza nella quale porteremo analisi politiche, testimonianze di giornalisti ed interventi di personaggi del mondo dello spettacolo che si sono espressi contro questo atto di guerra che il Governo Italiano sta perpetrando in spregio alla nostra Costituzione che recita “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Invitiamo quindi tutte quelle forze politiche, civiche e religiose che ogni giorno lottano contro la volontà di alimentare questo conflitto, a costruire insieme questa iniziativa del popolo e tra il popolo, che possa essere un messaggio di diplomazia, civiltà e fratellanza.
Saranno inoltre presenti in piazza i banchetti per firmare i referendum contro l’invio di armi, così da aiutare la campagna referendaria a raggiungere il numero di firme necessarie entro il limite fissato a fine luglio.
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