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Giorgio Cremaschi

4 h

LA MANOVRA DRAGHI MELONI BRIATORE

Credo che analizzando dettagliatamente la manovra del governo Meloni, scopriremo altre vergogne verso chi questo governo odia e altri regali verso chi vuole comprare.

Ma gia così le misure prese hanno tutte un preciso segno di brutalità e viltà reazionaria. Se, come ha detto Giorgia Meloni, la manovra ha una “visione”, bisogna dire che questa visione fa schifo.

Partiamo dalla progressiva eliminazione, perché di questo si tratta, del reddito di cittadinanza.

Il governo cancella il concetto costituzionale di disoccupazione, quello per cui è responsabilità dello stato trovare un lavoro o fornire un reddito a chi non ha o perde l’occupazione. Al posto della disoccupazione compare invece la parola “occupabilità”. Che tradotta in parole semplici vuol dire: se non trovi lavoro è colpa tua perchè, non ti dai da fare e sei troppo schizzinoso. Questo non è neppure fascismo, questo è tornare indietro di duecento anni al capitalismo di Dickens.

Ovviamente saranno contenti tutti quei padroni schiavisti che in questi mesi si sono lamentati, perché per colpa del reddito non trovavano persone disposte ad accettare le loro condizioni di supersfruttamento. Ora avranno gente alla fame che busserà alle loro porte.

Vi ricordate i complottisti razzisti che ci hanno spiegato che l’emigrazione è un piano per abbassare i salari dei bianchi con i migranti neri disposti a tutto? Tra 8 mesi il governo getterà nel mercato del lavoro 800000 persone senza reddito. Altro che la concorrenza dei migranti, saranno gli italiani a sbranarsi tra loro per paghe di fame.

Il governo Meloni unisce la guerra ai poveri alla guerra tra i poveri. Infatti con i soldi del reddito rubati ai disoccupati, finanzia una piccola riduzione delle tasse nella busta paga degli operai.

Così, con i soldi del taglio alle pensioni degli impiegati e degli operai specializzati, finanzia un piccolissimo aumento delle pensioni minime e la ridicola quota 103. Che riesce ad essere peggio di quella 102 di Draghi e che non ha nulla a che vedere con il superamento della legge Fornero, che resta tutta. E a proposito di pensioni qui sì c’è un pezzo di pura ideologia fascista. Mussolini mise la tassa sul celibato e ora Meloni allunga di due anni l’età pensionabile con opzione donna. Chi ha figli va in pensione a 58 anni, chi non ne ha a 60. Donne che odiano le donne.

La sola vera riduzione delle tasse è quella per i lavoratori autonomi che incassano fino a 85000 euro all’anno. Anche qui si alimenta frattura sociale, visto che i lavoratori dipendenti, a parità di condizione, questa riduzione non l’avranno . Già perché, come dicono sempre tutti i liberisti, i soldi non ci sono e comunque non ci sono per tutti. E ai ricchi non si toglia nulla, ma anzi sì dà.

E di salario minimo guai anche a parlarne, perché altrimenti secondo Il governo si danneggia il mercato, quello delle braccia in particolare.

La manovra di Meloni è in pura continuità con quelle di Draghi. Austerità, economia di guerra, tagli alla sanità, alla scuola e ai servizi pubblici, solo per le armi ci sono sempre più soldi . Il rimborso per le bollette, pomposamente vantato a miliardi, è in realtà quello concesso dalla UE, largamente insufficiente e comunque pagato col rigore di bilancio. E infatti questo governo torna ad attuare la misura emblema delle politiche di austerità in Italia: l’aumento del prezzo della benzina.

Meloni ubbidisce a Draghi, a Ursula von der Leyen, a Stoltenberg in modo diligente ed ossequioso. Poi per far vedere che esiste e che ha una “visione” fa la guerra ai poveri ed esalta i peggiori egoismi e la più ottusa arroganza dei ricchi peggiori.

La manovra del governo è dettata da Draghi con qualche aggiunta da parte di Briatore. Debole coi forti e forte coi deboli, come sempre.

Ma non è più tempo di parole ora bisogna solo lottare. Ci vediamo in sciopero il 2 dicembre e in corteo a Roma il 3. Per cominciare.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e il seguente testo "TWIRA Di pom scatta la sfid"

x4c57L.com

Francesco

LA MANOVRA DRAGHI MELONI BRIATORE Credo che analizzando dettagliatamente la manovra del governo Meloni, scopriremo altre vergogne verso chi questo governo odia e altri regali verso chi vuole comprare. Ma gia così le misure prese hanno tutte un preciso segno di brutalità e viltà reazionaria. Se, come ha detto Giorgia Meloni, la manovra ha una “visione”, bisogna dire che questa visione fa schifo. Partiamo dalla progressiva eliminazione, perché di questo si tratta, del reddito di cittadinanza. Il governo cancella il concetto costituzionale di disoccupazione, quello per cui è responsabilità dello stato trovare un lavoro o fornire un reddito a chi non ha o perde l’occupazione. Al posto della disoccupazione compare invece la parola “occupabilità”. Che tradotta in parole semplici vuol dire: se non trovi lavoro è colpa tua perchè, non ti dai da fare e sei troppo schizzinoso. Questo non è neppure fascismo, questo è tornare indietro di duecento anni al capitalismo di Dickens. Ovviamente saranno contenti tutti quei padroni schiavisti che in questi mesi si sono lamentati, perché per colpa del reddito non trovavano persone disposte ad accettare le loro condizioni di supersfruttamento. Ora avranno gente alla fame che busserà alle loro porte. Vi ricordate i complottisti razzisti che ci hanno spiegato che l’emigrazione è un piano per abbassare i salari dei bianchi con i migranti neri disposti a tutto? Tra 8 mesi il governo getterà nel mercato del lavoro 800000 persone senza reddito. Altro che la concorrenza dei migranti, saranno gli italiani a sbranarsi tra loro per paghe di fame. Il governo Meloni unisce la guerra ai poveri alla guerra tra i poveri. Infatti con i soldi del reddito rubati ai disoccupati, finanzia una piccola riduzione delle tasse nella busta paga degli operai. Così, con i soldi del taglio alle pensioni degli impiegati e degli operai specializzati, finanzia un piccolissimo aumento delle pensioni minime e la ridicola quota 103. Che riesce ad essere peggio di quella 102 di Draghi e che non ha nulla a che vedere con il superamento della legge Fornero, che resta tutta. E a proposito di pensioni qui sì c’è un pezzo di pura ideologia fascista. Mussolini mise la tassa sul celibato e ora Meloni allunga di due anni l’età pensionabile con opzione donna. Chi ha figli va in pensione a 58 anni, chi non ne ha a 60. Donne che odiano le donne. La sola vera riduzione delle tasse è quella per i lavoratori autonomi che incassano fino a 85000 euro all’anno. Anche qui si alimenta frattura sociale, visto che i lavoratori dipendenti, a parità di condizione, questa riduzione non l’avranno . Già perché, come dicono sempre tutti i liberisti, i soldi non ci sono e comunque non ci sono per tutti. E ai ricchi non si toglia nulla, ma anzi sì dà. E di salario minimo guai anche a parlarne, perché altrimenti secondo Il governo si danneggia il mercato, quello delle braccia in particolare. La manovra di Meloni è in pura continuità con quelle di Draghi. Austerità, economia di guerra, tagli alla sanità, alla scuola e ai servizi pubblici, solo per le armi ci sono sempre più soldi . Il rimborso per le bollette, pomposamente vantato a miliardi, è in realtà quello concesso dalla UE, largamente insufficiente e comunque pagato col rigore di bilancio. E infatti questo governo torna ad attuare la misura emblema delle politiche di austerità in Italia: l’aumento del prezzo della benzina. Meloni ubbidisce a Draghi, a Ursula von der Leyen, a Stoltenberg in modo diligente ed ossequioso. Poi per far vedere che esiste e che ha una “visione” fa la guerra ai poveri ed esalta i peggiori egoismi e la più ottusa arroganza dei ricchi peggiori. La manovra del governo è dettata da Draghi con qualche aggiunta da parte di Briatore. Debole coi forti e forte coi deboli, come sempre. Ma non è più tempo di parole ora bisogna solo lottare. Ci vediamo in sciopero il 2 dicembre e in corteo a Roma il 3. Per cominciare.

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Ivo Landozzi
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  Giorgio Cremaschi
  Ivo Landozzi ci saranno gli abusivi come in tutto in italia , se si dovessero rispettare le leggi di sicurezza il 60 % delle fabbriche dovrebbe essere chiuso .. e non c’è un padrone in galera .. in Italia i poveri che non hanno da magiare sono 6 milion…
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Marco Lucci
Se si e' in grado.di organizzare i.lavoratori .un duro conflitto.di classe e' complicato ma l unica via
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Claudio Cecchi
Se non la volevate al governo bastava andare a votare conte o altri. Lei è coerente col programma che ha promesso
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Dario Marini
Viva Dickens
Viva i Datori di Lavoro
Che sono le & i lavoratrici tori.…
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Ciro Sceusa
Briatore
complimenti
vedevo in lei una persona lantana dai problemi dei lavoratori oggi mi sono ricreduto anch’io scenderò in piazza la saluto
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Marina Corti
Rubare ai poveri per dare ai ricchi
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Leo Lenin
Concordo.
Riguardo alla natura di classe è inevitabile dare connotazione borghese a questo governo non a caso le prime misure sono a favore dei borghesi.
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Angelo Bindoni
Concordo
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Licia Belli
Ma l'articolo 38 dovrebbe provare che l'eliminazione del reddito è anticostituzionale. Quindi si proceda istituzionalmente
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Caterina Tessitori
A dicembre si manifesta, bene. Ma chi vuole manifestare lo farà il 2, chi il 3, chi il 7, chi ancora non si è deciso. Piccoli corteo senza senso come al solito ognuno per conto proprio. Non va bene. Bisogna unire le forze visto che lo scopo è comune.
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Maurizio Pietro
la destra populista ha vinto le elezioni , e adesso fa leggi per ricchi con il consenso dei poveri .
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Stefano Miotti
la visione di destra è lapalissiana: i poveri si aiutano con le tasse che pagano i ricchi (che sono pochissimi) ma soprattutto con le tasse delle classi medie e medio alte. Quindi se non incentiviamo queste classi con sburocratizzazioni, facilitazioni …
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Argante Ascani
Compagni basta falce e martello siamo pronti per un per un nuovo partito... gastronomia operaia.. coltello e forchetta il nostro simbolo cannibalizzazione mangiamoci il padrone il nostro motto
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Ornella Sacchi
Posso dire che mi fa vomitare tutto di questa foto
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Massimiliano Borghi
E la pizza di briatore resterà una chimera x chi ci crede avendoli votati ...cazzo!!!
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Juanne Maria Lorettu
Ma che caffè ci vuole per svegliare i proletari?
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Maria Balducci
Occupabili a 64 anni? E che dire del ponte sullo stretto? Sentito ora al tg. Una priorità in tempo di crisi.
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Pietro Chiari
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Livio Cursi
Il RDC come il 110 erano diventati dei simbolicamente . Andavano cancellati per essere di nuovo elargiti in cambio di voti . Così funziona questo cavolo di paese
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Pietro Chiari
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Giorgio Andreucci
https://mowmag.com/.../il-social-media-manager-del-comune...
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Il Social Media Manager del Comune di Milano sarà sequestrato per meno di 7 euro l’ora - MOW - Mowmag.com
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