Nell’ambito dello sciopero nazionale nel settore della logistica convocato per oggi da Sicobas, Adl, conf. Cobas, in diverse città italiane ci sono stati picchetti, blocchi e manifestazioni. Allo sciopero – comigugato come sciopero sociale – si sono uniti collettivi studenteschi.
Su Torino, dove c’è stata la situazione più difficile, riferiamo in altra parte del giornale. Qui di seguito le notizie sulle altre città.
A Brescia un centinaio di persone tra facchini, attivisti del Magazzino 47 e studenti hanno manifestato questa mattina nella zona Industriale, nell’ambito dello sciopero generale della logistica indetto dai Cobas. Alle prime luci dell’alba sono spuntati i picchetti davanti alla Sda, in via Castagna, per bloccare l’attività di consegna delle merci del corriere, mentre attorno alle nove e mezza è partito un corteo che ha toccato le sedi di Bartolini, Gls e Tnt. Oggi pomeriggio è prevista una manifestazione con partenza alle ore 18 in Piazza Loggia
Padova. La sciopero, iniziato nella notte, ha riguardato in particolate le cooperative, che gestiscono le merci per i principali marchi della grande distribuzione, come “Alì” e “Acqua & sapone. Dopo i picchetti nella notte, c’è stato un corteo di auto nella zona industriale . Successivamente i manifestanti si sono spostati in centro dove hanno dato vita a un sit-in sotto la prefettura e poi a un corteo per le strade del centro città.
Bologna. All’alba attivisti di Crash e del SiCobas hanno messo in piedi i picchetti davanti ai cancelli dell’Interporto, bloccando i camion.
A Pisa questa mattina un’ottantina tra lavoratori, precari, attivisti Cobas, studenti, hanno dato vita ad un blocco dei cancelli di Ikea di Pisa impedendo l’ingresso e l’uscita delle merci tra le ore 5 e le ore 8 in occasione dello sciopero nazionale della logistica promosso da SI Cobas, ADL, e Cobas Lavoro Privato.
A Roma sin dalle 8 di mattina più di trecento persone tra facchini, occupanti di case e attivisti, hanno bloccato l’accesso agli stabilimenti della logistica di via di Salone. In mattinata il presidio è diventato un corteo che ha bloccato la via Tiburtina.
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