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Bartolini, Fca, Ikea. Scioperi spontanei. La sicurezza prima del profitto

Ultim’ora: Fca chiuderà temporaneamente alcuni impianti italiani nell’ambito delle misure per contrastare la diffusione del Coronavirus. Si fermeranno le fabbriche di Pomigliano da oggi fino al 16 marzo, Melfi e la Sevel giovedì, venerdì e sabato, Cassino giovedì e venerdì. Tutti gli stabilimenti italiani saranno coinvolti in interventi straordinari. Ma mercoledì 11 e fino a venerdì 13 marzo compreso, tutti i negozi Decathlon sul territorio nazionale resteranno chiusi al pubblico.

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Avevano cominciato ieri i lavoratori della logistica della Bartolini di Caorso, poi al secondo turno gli operai della Fca di Pomigliano, ed ancora i lavoratori dell’Ikea del più grande magazzino in Italia, quello di Piacenza.

Nelle grandi concentrazioni operaie della produzione e della distribuzione, i lavoratori hanno deciso di fermarsi con scioperi spontanei davanti alla stridente contraddizione di provvedimenti contro l’emergenza coronavirus che dicono “state a casa” ma escludono da questa misura chi deve andare al lavoro “assembrandosi” nei reparti o nei magazzini e quindi vanificando le precauzioni invocate come necessarie.

L’Usb in queste ore ha rilanciato l’appello “Sos Salute, Occupazione, Salario” a fermare il lavoro lì dove non necessario alla vita quotidiana della collettività ma funzionale solo al profitto privato dei padroni.

Dal canto suo per la Confindustria il contenimento dell’epidemia di coronavirus non può far passare in secondo piano l’esigenza di continuare a lavorare e produrre e rivendica il fatto di aver imposto finora questo suo interesse nelle scelte adottate dal governo.

Daremo conto in tempo reale delle realtà operaie che si stanno fermando dando una indicazione generale a tutto il paese. Una indicazione decisiva nell’emergenza di oggi ma soprattutto sullo scenario economico e sociale che ci attende nel dopo emergenza

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