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Milano. Venti anni fa i fascisti uccidevano “Dax”. Quattro giorni di iniziative

Oggi, 16 marzo, ricorrono venti anni dall’omicidio di Davide Cesare “Dax” a Milano. Diversi mesi di lavoro e discussione fra le realtà riunite sotto la sigla “Dax Resiste” hanno portato alla costruzione di una intensa quattro giorni di iniziative che avranno come momento più importante la manifestazione nazionale di sabato 18 “Antifascismo è anticapitalismo” in partenza da piazzale Loreto alle 14.30.

Quello di Dax è da sempre uno degli appuntamenti annuali più importanti e sentiti in città. La barbara uccisione di un compagno una domenica sera, a sangue freddo da parte di fascisti lama-in-mano e la violenza poliziesca fuori controllo contro i solidali accorsi al Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo, hanno segnato le coscienze e la memoria non solo dei suoi compagni ma di tutti gli antifascisti ben oltre i confini cittadini (specialmente per i più giovani, si rinvia alla ricostruzione dei fatti attraverso un video).

Quest’anno l’appuntamento assume connotati particolari non solo perché coincide con il ventennale della “notte nera di Milano” ma perché si svolge in una congiuntura che rende una manifestazione come questa particolarmente significativa. Numerosissime sono state le iniziative in tutta Italia di avvicinamento al corteo, dai centri sociali alle università e alle scuole.

Il contesto di crisi generale, la pandemia e le sue conseguenze, la precipitazione bellica, dimostrano ancora una volta l’assurdità delle società in cui viviamo e palesano la mancanza di prospettive specie per il “civilizzato” Occidente capace di produrre ricchezza per pochi, barbarie e miseria per i popoli, dentro e fuori i propri confini (le decine e decine di morti nel mar Mediterraneo degli ultimi giorni stanno lì a dimostrarlo…).

In questo scenario è evidente la necessità del rilancio prima di tutto di una resistenza alla brutalità che aggredisce le classi popolari immaginabile solo attraverso un rilancio della militanza anticapitalista.

La pregnanza dello slogan d’apertura “Antifascismo è anticapitalismo” sta proprio qui: a chi lotta per il cambiamento capiterà scontrarsi anche con gli scagnozzi dello stato di cose presenti, quei fascisti che da sempre hanno fatto da manovalanza alla borghesia in crisi contro l’alternativa sociale e politica.

Il ricordo di Fausto & Iaio, altri due giovani militanti ammazzati dai fascisti a Milano il 18 marzo 1978 e il collegamento con la vicenda di Dax che gli organizzatori hanno voluto sottolineare, hanno il pregio di tracciare questo filo rosso con il passato che non è solo memoria.

Ciò è tanto più importante dopo settimane in cui si è assistito alle provocazioni e rivisitazioni storico-politiche destrorse e parafasciste specie veicolate verso le nuove generazioni.

L’ultima in ordine di tempo la visita della sottosegretaria Frassinetti all’istituto Molinari, ridando fiato a vecchie “marce” e “commemorazioni”, o pochi giorni fa con i volantinaggi della Lega al Liceo Carducci solo per rimanere in città, ma basta allargare lo sguardo per proseguire l’elenco con il pestaggio di Firenze da parte dei “camerati” fino alla famosa circolare del Ministro Valditara contro il comunismo. Non a caso lo spezzone studentesco si preannuncia come uno dei più rappresentativi della manifestazione nazionale del 18.

Un pesante clima fomentato dal governo, che prosegue nella riscrittura della Storia nel tentativo di cancellare ogni alternativa che possa disturbare il manovratore. D’altronde è necessario trovare terreni di affermazione identitaria e altri distrattori di massa per nascondere l’impotenza della nostrana “prenditoria” e della sua classe politica.

Subalterna alle dinamiche internazionali dentro la NATO (prosecuzione della guerra ad ogni costo, aumento delle spese militari, interruzione dei rapporti economico-politici con i nemici dell’Occidente, disponibilità a ospitare armi, eserciti, logistica per gli attacchi all’esterno…) e l’Unione Europea (democratura, massacro sociale, comando dei “mercati” e delle lobbies, finanziamento dei tagliagole in Libia e dei guardiani di fortezza come Erdogan, “transizione green” fatta di batterie elettriche, nucleare e riapertura delle centrali a carbone, etc…).

Dinamica di cui beneficia anche la “opposizione” ultra-liberista, coincidente in tutto sulle scelte fondamentali ma che in questa distorsione del dibattito politico trova un po’ di aria e motivi di differenziazione dalla maggioranza parlamentare, ligia più del previsto alle famigerate “regole” da rispettare se si vuole rimanere al governo.

Portare quindi chiarezza in queste acque torbide tracciando la linea di separazione con “l’antifascismo di maniera”, riannodando il filo della memoria e ribadendo l’importanza dell’antifascismo e dell’anticapitalismo militante è in questo momento un’operazione minima ma tanto più necessaria, che può contribuire a alimentare un dibattito e una ricerca sulla grande domanda di quali obiettivi e che forme siano le più adatte e le più utili alla ri-costruzione di una generale opposizione sociale e politica oggi.

Il programma completo della quattro giorni organizzata da “Dax Resiste”:

16 marzo

18.30 Ritrovo – via Brioschi/ ang. via Zamenhof

20.00 Brucia ancora dentro – Documentario a vent’anni dalla notte nera
Prima proiezione assoluta

21.30 corteo in quartiere

17 marzo

Assemblea antifascista internazionale

18 marzo

14.30 Corteo nazionale “Antifascismo è anticapitalismo”piazzale Loreto

19 marzo

Giornata di sport popolare

 

[1] https://daxresiste.noblogs.org/memoria/

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1 Commento


  • Andrea Vannini

    Oggi come ieri la sola posizione che meritano i fascisti è quella orizzontale. I Compagni assassinati meritano memoria e vendetta

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